giovedì 26 marzo 2009

PROPOSTE D'AUTORE


Io credo che per chi ama leggere non come fonte di distrazione, ma come mezzo di conoscenza ed autoconoscenza, le sue letture seguano un filo conduttore...che alla fine riunisce come in una trama il percorso fatto.

Amo in maniera particolare "la letteratura russa", poi all'interno di questa ho un'altra preferenza che segna una scala...in cima io metto sempre Dostoevskij...poi a seguire Tolstoj...poi arrivo a Cechov...e poi posso continuare, e mi prende il dubbio che non gli ho reso giustizia a queste preferenze disponendole in quell'ordine...ma questo succede quando si confronta colossi che è difficile paragonare uno all'altro.

Oggi comunque il mio post mi è stato ispirato dai racconti di Cechov, quest'uomo che professionalmente medico...ha poi messo per iscritto con la sua grande sensibilità molto di ciò che lui attraverso il contatto umano incontrava sul suo cammino.

Il racconto che in parte trascriverò qui, oltretutto è stato inserito e analizzato nel libro "Gli imperdonabili" di Cristina Campo, tra imperdonabili ci si riconosce... e anche Cechov era uno di questi.

Qui i fili si congiungono e con un solo post rendo onore a due miei amati autori, la Campo e Cechov.

Il racconto porta il titolo UN MEDICO.
Trascrivo dal libro della Campo, iniziando da questo punto:
"Nel fatto che sono stato in due facoltà si vede una grande impresa", gridò Vasil'ev "perchè ho scritto un'opera che fra tre anni sarà dimenticata e buttata via mi si porta alle stelle, ma perchè delle donne perdute non so parlare con altrettanto fredda calma come di queste sedie mi si compiange, mi si chiama pazzo"...Il dottore , con un'espresssione come se comprendesse benissimo quelle lacrime e quella disperazione, come se si sentisse specialista in tale materia, si avvicinò a Vasil'ev e gli diede a bere certe gocce".
Nota: "le donne perdute", non sono donne da lui perse, ma quelle che stanno in un "bordello"!
E' il bromuro che spegnerà la rivelazione anche nel protagonista del Mondo Nero. Che l'uomo si senta "specialista in tale materia" e non trovi di meglio per venirne a capo che somministrare gocce atte a sopire l'attenzione, è cosa di ogni giorno ,di ogni ora.
E riprendo dal punto in cui la Campo nel suo libro, ritorna al dscorso sull'Attenzione:
"Cechov assume dunque l'attenzione nella sua pienezza e nel suo rischio mortali; e il giro di ogni suo racconto è come un nuovo giorno in cui l'uomo che di notte ha meditato sulle forze del proprio spirito scenda a misurarlo nelle più brucianti prossimità
L'incomparabile simpatia umana di Cechov, ciò che ne rende così amabile e consolatrice l'apparizione è veramente la Simpatia del medico: di colui che porta in sè senza troppe parole, "fischiettando talvolta sopra pensiero", il confluire di innumerevoli patimenti. Egli entra ed esce da quelle case e sa bene che poco può fare per quella gente, e ben poco crede alla sua stessa arte; ma siede al capezzale di ognuno e vi rimane.
Egli porta con sè il solo farmaco vero: lo sguardo inconfondibile di chi è pronto a vegliare con noi; il linguaggio discreto e pudico, "da gentiluomo" di chi ha imparato a ricordare di continuo, a sè e agli altri, quel che possa valere il dolore quando lo raccolga lo specchio di un Amore senz'ombre.
Chiudo il mio post, dedicando tutta la mia riconoscenza a chi mi è stato vicino con quello Sguardo, e a chiunque dalla lettura di questo post ne voglia raccogliere il messaggio, che non vale solo per i medici di professione, ma per ogni persona che riesca ad usare la sua vista in quel modo.
Grazie


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Passo veloce per farti scoprire una... coincidenza! Guardati il commento che ho scritto oggi a sara sensidiviaggio e... mi dirai!!! Buona giornata e stammi bene. Luigi.

lasettimaonda ha detto...

Ciao Franca, sempre interessante ciò che proponi, anch'io amo gli autori russi ma non riuscirei a fare una top ten!!!!!!!!!!
Comunque mi piace molto leggere anche per evadere, quando mi immergo in un libro, mi sento rapita e stregata.........e non necessariamente deve essere un capolavoro della letteratura.....per esempio, al momento stò leggendo Mondo Senza Fine, di K.Follet, lo trovo davvero bello, indovinata la caratterizzazione dei personaggi, la descrizione dell'epoca storica, credo che sia migliore del precedente I Pilastri Della Terra, insomma un vero piacere concedersi qualche ora di evasione! Per contro ammetto che certi capolavori della letteratura non sono riuscita ad apprezzarli, per esempio i Malavoglia di Verga......che patimento!!!!!!
Chissà, magari un giorno diventerò più saggia!!!!!!!!!
Ti abbraccio e scappo a prendere una pillola.........temo che mi stia arrivando un mal di testa con i "muscoli"!!!!!!!Syl

Anonimo ha detto...

Confesso di non conoscere quasi Cechov. In cima alla mia classifica c'è Tolstoj.

:)