lunedì 30 marzo 2009

CAPOEIRA...quasi una danza...ma...

Non da moltissimo ho scoperto la Capoeira, dico moltissimo intendendo che l'ho scoperta da una ventina di anni, ma per una che si avvia alla sessantina...venti anni sono pochi...e aggiungo che almeno qui a Milano, si è diffusa parecchio in questi ultimi anni...conquistando le nuove generazioni...e questo mi fa sempre piacere....finchè i giovani si appassionano a qualcosa, evitano altro....che li potrebbe invece danneggiare...
Ma vediamo di dare qualche notizia di questo mix che la Caporeira rappresenta riportante anche qualche piccola curiosità....

Da Wikipedia

« È defesa, ataque, ginga do corpo e malandragem… capoeira! »
La capoeira (pronuncia: Capuéra) è una lotta brasiliana di origine africana caratterizzata da elementi espressivi come la musica e l'armonia dei movimenti (per questo spesso scambiata per una danza).

La storia della capoeira è molto complessa e difficile da tracciare in maniera precisa, soprattutto per la carenza di documenti scritti a riguardo e per la distruzione di questi dopo l'abolizione della schiavitù in Brasile; di certo sappiamo che trae le sue origini dalla mescolanza di rituali di lotta e danza di alcune tribù africane già colonie dei portoghesi, catturate e fatte schiave in massa per essere deportati in Brasile.
Il 22 aprile 1500 Pedro Álvares Cabral sbarca in Brasile e dietro di lui la civilizzazione portoghese. I colonizzatori per risolvere il problema di manodopera schiava cominciano a catturare africani (più robusti fisicamente degli indios autoctoni, decimati dalle malattie portate dai colonizzatori). Gli schiavi venivano sfruttati nelle piantagioni (canna da zucchero, tabacco, caffè, ecc.) per molte ore al giorno, ritirandosi poi nelle Sem-Alas (sem = senza, ala = lato di muro), grandi e miseri dormitori sotterranei, bui e senza mura divisorie, vivendo in condizioni pessime. Con le ingerenze olandesi nelle colonie portoghesi (1624-1654) in Brasile gli schiavi approfittarono degli scontri per darsi alla fuga. Alcuni si organizzarono in comunità indipendenti, nei villaggi detti quilombos. Questo periodo fu sicuramente un catalizzatore dello sviluppo della capoeira. Uno di questi villaggi, Palmares, all'epoca probabilmente collocato nello Stato nordestino Alagoas, è assurto a simbolo della lotta degli schiavi contro i loro carnefici. Fondato nel 1610, il primo Palmares sopravvisse per più ottant'anni resistendo all'incalzare dei portoghesi; fu distrutto nel 1695 dopo un assedio di 5 anni e 9000 soldati impiegati.
Fra le curiosità:
Durante il periodo in cui la capoeira era fuori legge, l'utilizzo del berimbau venne proibito dalla polizia, dal momento che poteva essere trasformato in un'arma bianca dotando di una punta l'estremità del palo. Secondo Albano Marinho de Oliveira, il berimbau fino alla prima guerra mondiale non veniva fabbricato a Bahia e veniva importato dall'Europa (in cui era considerato alla stregua dello strumento noto come "scacciapensieri").
A ribadire l'importanza che la capoeira ebbe durante il periodo della schiavitù, uno dei toques più antichi recita "se non ci fosse stata la schiavitù la capoeira non sarebbe mai nata"[senza fonte]
Di mio aggiungo che anche gli Spiritual, senza la schiavitù non sarebbero mai nati!"
E infine aggiungo, che sfogliando anche se velocemente tutte le notizie su Wikipedia, apprendo che la Caporeira è diffusa in Italia, da 50 anni...quindi ero solo io che la ignoravo!



Quante difficoltà, per una come me, che si è affacciata al web da molto poco...questo post era una bozza che stavo riguardando per fare delle correzioni...essendo una imbranata indescrivibile, invece vedo che lo pubblico...e ora... ora ,non so fare l'operazione che vorrei...cioè salvare per la seconda volta la bozza, per pubblicare in un'altro giorno!
Per quelli esperti verrà da sorridere, ma nessuno immagina le difficoltà che io incontro anche nell'operazione più semplice, per cui la pubblicazione di un post è sempre per me un'atto di pura volontà!
Questo vuol dire che alla base il blog per me ...almeno per ora, rappresenta una motivazione forte...e se mi è permesso aggiungo anche, che ho passato al vaglio molte volte il mio "narcisismo" e risulto essere ancora contenuta in una scala da includere in quello che viene definito "narcisismo sano", al cui proposito dedicherò con calma, e forse con l'aiuto di un amico blogger un prossimo post.
Scusate tutto questo post-post!!

7 commenti:

luigi ha detto...

Intanto grazie per la tua buona volontà e poi Anna è la mia figlia 'piccola' (parlo di lei in qualche post...). Ciao.

Surrealina ha detto...

Sul narcisismo del blogger mi è saltato di tra le mani un oggetto (meglio non dire cos'è) che sta a me come la copertina sta a ... Linus. E il guaio è che non lo trovo proprio!!! Dove si sarà nascosto? Continuo la ricerca. Poi ti aggiorno. ;)

Surrealina ha detto...

Deo gratias ... l'ho trovato!!! Ci sarebbe proprio da scrivere un post della serie "Ritratto di ... signora???" (magari prima o poi lo faccio), ma torniamo al post. Quando io mi sono accostata al mondo dei blog avevo più o meno le stesse difficoltà che hai tu. Per tentativi ed errori poi piano piano sto imparando (a parte la funzione della post-datazione che ancora non ho imparato ad usare). Non sapevo niente della capoeira prima d'oggi. Leggendo il post mi è venuto naturale pensare alla "pizzica" tipico ballo salentino (legato al fenomeno del tarantismo) nato, se vogliamo, per lo stesso motivo della capoeira e degli spiritual ossia per combattere usando il corpo una soggiacenza altrimenti difficilmente sop-portabile.

artemisia ha detto...

Una volta ho dato un esame insieme a un ballerino di capoeira.
Non so come ho fatto a studiare, ma l'esame è andato benissimo!

:D

Elisa ha detto...

Ho visto qualche volta questo tipo di movimenti-danza, ma non avevo mai approfondito l'origine. Penso che attraverso i movimenti del corpo si sprigioni energia che ti libera dalle tensioni; con la danza si esterna il pathos interiore.
Quanti tipi di tecniche e balli hanno origini antichissime; le danze poi si legano all'elemento dionisiaco, cioè l'irrazionale, l'istintività che si contrappone alla razionalità e per questo si scatena spesso in noi impulso al movimento anche quando vediamo altri ballare (certo io sono piuttosto negata anche se amo la danza), ma penso sia il fatto che non mi lascio andare.

Un saluto.
Elisa

Anonimo ha detto...

Un fenomeno interessante nato dalla schiavitù sono gli Ghnaua del Marocco, il cui luogo di maggiore rilevanza è quella che oggi è una rinomata località turistica: Essauira, un tempo chiamata "porto di Timbictu. Era il più importante luogo di raccolta e di imbarco degli schiavi per le americhe. Quella Ghnaua è una cultura (e un culto) nata dal sincretismo di Culture Animiste e L'Islam. Oggi ad Essauira si svolge ancora un festival Ghnaua dove viene suonata la particolare musica di quelle genti (in realtà gli Ghnaua sono diffusi in tutta l'Africa centroccidentale). Gli Ghnaua hanno addirittura sviluppato un ontologia al vertice della quale ci sarebbero gli apparteneti alla "pura razza schiva".
Un saluto, Mauro.

lasettimaonda ha detto...

Bellissima.....il Brasile e così vibrante, in ogni espressione....ale la pena di visitarlo.
Io ci sono stata, ma purtroppo per poco tempo, ero ospite di amici Paulisti ed ho visitato solo San Paulo e Rio, ma non volevo più tornare!!!!!!!!!!
Sono allegri, caldi ed ospitali, un paese proprio stupendo.
Leggendo il commento di Mauro, quello sopra al mio, apprendo di Essauira, altro posto incredibile...ero ragazzina e ricordo un viaggio in camper attraverso il Marocco.
Quella cittadina battuta da un continuo vento, mi aveva stregata....anche perchè ho mangiato le migliori sardne cucinate sulla brace, per la strada....ana delizia!!!!!
Invece sei una brava blogger....stare qui è sempre così piacevole....e se fai qualche piccolo errore, beh non credere di essere l'unica....una vecchia pubblicità diceva:"...ma che cagnara...sbagliando, s'impara!". Un abbraccio!Syl-vietta