mercoledì 31 dicembre 2008

MARTIN BUBER... Il maestro del dialogo

Con l'approssimarsi di un nuovo anno voglio dedicare questo post, ad un filosofo che amo molto, e che ha incentrato la sua ricerca in quello che secondo lui, è l'essenza dell'uomo, vale a dire il Dialogo, cioè una relazione autentica, che rende l'Altro Soggetto, più che oggetto strumentale della nostra comunicazione, come quando questa assume la forma di un monologo.
Il vero dialogo, richiede responsabilità, perché senza esserne inibita, la comunicazione deve avvenire in contemporanea ad una riflessione, quello che generalmente in gergo popolare (e che è perfetto sotto certi aspetti) si dice, "Prima di parlare conta fino a dieci...", aggiungo però che non è qualcosa che lo si può decidere a tavolino... ma il risultato di una presa di coscienza, su come avvengono i nostri scambi, e la capacità critica di giudicare noi stessi nella relazione, in poche parole... alla raggiunta maturità affettiva, per quanto riguarda i rapporti più stretti, ma anche a quei rapporti che ci troviamo ad affrontare nel nostro quotidiano a partire dall'ambiente di lavoro e a quelli che vorremo considerare nostri "Amici".

Se dietro ai nostri scambi, c'è l'autentico interesse di conoscere l'altro, non gli si può non dare il giusto valore, che vuol dire parità di diritto ad esprimersi in un coinvolgimento che deve essere reciproco, purtroppo anche se detto così può sembrare facile, in effetti è la cosa più difficile, perché in misura più o meno marcata la nostra epoca ci ha intossicato di "Narcisismo".

La nostra Epoca, è contrassegnata da un notevole aumento in campo psicologico, delle cosiddette "Patologie narcisistiche", ma ancora di più da una sorta di "Narcisismo diffuso", dovuto al fatto, che l'individuo medio è assediato da tutte le parti (TV, Cinema etc.) da modelli che lo mettono in continua discussione, un bombardamento di stimoli maggiori a quelli che la persona solo umana, può riuscire ad elaborare.

Le nostre scelte, di qualsiasi genere diventano più difficili, per un surplus di offerta, e anziché fare esperienza della vera "libertà", ci ritroviamo ad assecondare inconsciamente un modello "Consumistico", che verte anche nel campo delle Relazioni Umane.

Anziché l'approfondimento delle Relazioni, optiamo per l'immediatezza che gli strumenti messici a disposizione dalla tecnica ci offrono, viziando anche i più attenti verso un modello relazionale che si può definire, sicuramente più variegato,ma altrettanto superficiale.

In omaggio al mio caro filosofo vi riporto di seguito alcuni suoi aforismi:

- Il successo, non è uno dei nomi di DIO

- Chi sta nella relazione partecipa a una realtà, cioè a un essere, che non è puramente in lui puramente fuori di lui.

- La partecipazione è tanto più completa quanto più immediato è il contatto del Tu. E' la partecipazione alla realtà che fa l'Io reale; ed esso è tanto più reale quanto più completa è la partecipazione.

- Lo scopo della Relazione è la sua stessa essenza, ovvero il contatto con il Tu, poiché attraverso il contatto ogni Tu coglie un altro del Tu, cioè della vita eterna.

- Le Anime non raccontano di se stesse, ma ciò che su di esse ha agito, quanto apprendiamo dal loro racconto non appartiene perciò soltanto alla psicologia, ma alla vita.

In accordo con la mia passione per la simbologia, ho scelto per scrivere questi Aforismi, il colore lilla, l'ho scelto istintivamente senza conoscerne il significato, a differenza del viola che invece so a cosa si riferisce, sono andata a vedere nella simbologia ed ecco cosa l'inconscio riesce ad offrire a chi lo sa ascoltare.

Nella simbologia dei colori il lilla rappresenta:

Un amore sincero, privo di interessi, anche se diretto semplicemente ad Amici.

martedì 30 dicembre 2008

L'ANNO CHE VERRA'...

Lucio è sempre un grande, e questa canzone può sempre essere attuale, anzi, è attuale più che mai, anche se ha compiuto i suoi 30 anni... i grandi hanno sempre la capacita profetica!
Grazie grande Lucio!!



Caricato su You Tube da Calinero-Calimeri il 13 Giugno 2007

Più di un fine d'anno ricordo di aver duettato questa canzone con mia figlia, e diciamo che non eravamo niente male... certo Lucio è un'altra cosa

lunedì 29 dicembre 2008

PER UN SOGNO RIMASTO INCOMPIUTO... IN RICORDO DEL MIO ANGELO

Questo giovane esordiente mi pare che promette bene, ho letto qualcosa che riguarda la sua biografia e mi è stato subito simpatico, oltre che riconoscergli il talento della voce.
Forza Marco!
Ho saputo che sarà presente anche alla prossima manifestazione del Festival di Sanremo, che io non seguo oramai quasi da decenni, non so quali altri parteciperanno, ma sono già qui che faccio il tifo, per questa faccia fresca e pulita.
Questa sua canzone, mi dà modo di immergermi in un ricordo che mi è caro. ascoltando con emozione e un senso di profonda nostalgia...



Caricato su You Tube da Macyjiker il 24 giugno 2008

sabato 27 dicembre 2008

NATURA FELINA....

Il gatto è il simbolo massimo della "femminilità", si usa dire a volte, "E' una vera gattina!", ma di che femminilità si tratta?
Propongo questo divertente video... e lascio ad ognuno le sue riflessioni al riguardo... le donne potranno più o meno, ognuna nella propria misura "riconoscervisi", e gli uomini potranno ricordare fatti a loro accaduti...
Spazio all'immaginazione e godetevi il simpatico video!


Caricato su You Tube da SIMONSCAT il 4 marzo 2008

martedì 23 dicembre 2008

UNA CANZONE PER NATALE... ATTUALE

Con tutti gli sforzi che si possono fare, ritengo che l'atmosfera del Natale è sempre meno sentita, intendo come Festa Religiosa, a questo è dovuta la scelta di questa canzone piuttosto che... una, presa dal repertorio classico Natalizio.

AUGURI A TUTTI!!!

mercoledì 17 dicembre 2008

Quando si dice DISNEY

Io credo, che nessuno mai potrà eguagliare i cartoni animati di Walt Disney, e non credo che il mio giudizio sia influenzato dal fatto che avendo una certa età, è quasi d'obbligo apprezzarli,ma proprio perché la capacità espressiva dei personaggi da lui creati è davvero eccezionale, qualcuno ha definito Walt Disney, un "esoterico" ed io non saprei aggiungere niente oltre quello che ho detto. Voglio postare questa canzone accompagnata a Lilli e il Vagabondo, perché è davvero uno spasso guardarli. Certo il testo della canzone del dolce Concato, ben si associa al simpaticissimo nostro amico del cartone. Buon ascolto e divertimento per chi lo apprezzerà!

sabato 29 novembre 2008

STATE BUONI SE POTETE.....

Non guardo la TV, oramai da più di un decennio, ma riconosco che nel tempo ci sono state cose trasmesse dalla TV, che ho apprezzato molto come ad esempio questo sceneggiato ispirato alla vita Don Filippo Neri, alla quale quale ha partecipato anche Angelo Branduardi, che ne ha curato anche la colonna sonora...

Ecco di seguito Video e testo della canzone, anche se più di tutto sono le immagini in questo caso ad esprimere le emozioni...



TEMA DI LEONETTA

Tu sei quella che siede in disparte
A spiare come danzan le altre
Sempre il prossimo giro tu aspetti
Per entrare nel ballo anche tu
Tra la gente tu hai sempre il timore
Che qualcuno ti possa parlare
Dei tuoi giochi tu ridi da sola
Ché giocare con gli altri non sai.
Nello specchio tu cerchi ogni sera
Di capire se sei bella anche tu
Leonetta, la vita ti aspetta
Per danzarla le scarpe ti do.
Senza fretta e senza paura
Passo a passo ora tu ballerai.
Leonetta, la vita ti aspetta
Per danzarla le scarpe ti do.

martedì 25 novembre 2008

IL MARE, LE ROVINE E UN SUGGESTIVO TANGO

Questo post mi è stato ispirato da un commento su un blog Amico, è un video che avevo guardato più volte tempo fa... e stamattina per ritrovarlo ho impiegato un bel po' perché non ricordavo nessun riferimento, ho dovuto girare un bel po' su you tube per ritrovarlo, e vorrei offrirlo ai miei amici, sperando che lo apprezzino quanto l'ho apprezzato io


sabato 22 novembre 2008

martedì 18 novembre 2008

LA LETTERA QUF e il segno zodiacale dei PESCI




Dal libro di Nadav Carlo Crivelli - LO ZODIACO INTERIORE

La lettera dell'alfabeto ebraico che ha formato il mese di Adar e il segno dei Pesci è la lettara QUF.


Si tratta dell'unica lettera di tutto l'alfabeto in cui vi sia una parte che si estende al sotto del limite inferiore. Tutte le lettere sono contenute nello spazio tra due righe parallele, eccetto la Lamed che si estende al di sopra (come avviene per la Bilancia), e la lettera Quf, il cui piede sinistro si estende al di sotto. La linea inferiore rappresenta il confine tra il mondo del lecito e quello dell'illecito, del male.

In questa caratteristica della QUF si nasconde un altro importante segreto dell'Alchimia dei Pesci: il dover attraversare la barriera tra bene e male per connettersi con quanto di buono sia rimasto nel campo dell'avversario e cercare di liberarlo.

In massima parte i segni zodiacali rappresentano fasi dell'esperienza umana in cui è necessario rafforzare il lato del bene, allontanandosi il più possibile da tutto il resto. I Pesci invece hanno il compito particolare di rivolgersi verso il proibito, di penetrarlo con destrezza per liberare quella parte di santità che esso tutto sommato ancora contiene. Come si può immaginare, si tratta di un compito alquanto pericoloso, anche se affascinante.

Un segno quindi, dove la Dualità tocca le punte massime, e dove è possibile raggiungere la sintesi, non a caso si tratta dell'ultimo segno dello zodiaco dove il cerchio si chiude e inizio e fine coincidono.

In pratica, senza descrivere a lungo, questo travaglio che spesso i nati in questo segno si portano dietro sotto forma di Karma, nel caso in cui riesce, da questo segno è possibile imparare come capovolgere il corso del destino, come cambiare "amarezza" e "sconforto" in gioia e riso.

L'opera alchemica dei Pesci non consiste nel separare il bene dal male, come avviene nei segni precedenti, ma nel trasformare il secondo nel primo, estraendo la medicina che cura ogni malattia dal veleno della mancanza di speranza e dello scetticismo.

Compito davvero difficile, ecco perché in tale segno è più facile trovare le più grandi contraddizioni umane... non sempre si è all'altezza del compito... qui una nota personale, e dico ne so qualcosa... sono del segno dei Pesci e con grande fatica sto portando avanti queste contraddizioni, che a volte davvero credo di perdermi... in quel mondo così vasto che questi animali abitano... mi auguro da sola un buon proseguimento!

Noto ora che senza volerlo ho scelto una immagine per il post, che ben evidenzia un'altra caratteristica di questo segno: i Pesci sono da sempre il segno della Preghiera, nello scendere in basso, se si sbagliano i calcoli delle proprie forze e si riamane intrappolati là sotto, non c'è sapienza teorica o pratica che possa aiutare; l'unica via d'uscita è sollevare la voce in Preghiera, e per quanto mi è dato osservare nella mia esperienza personale e... non... posso confermare.





lunedì 17 novembre 2008

OGGI...

Da oggi nei negozi di dischi "17x60", Cd compilation per il 60° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani

Fondazione Amnesty International, in collaborazione con CNI Music e con il patrocinio del Segretariato Sociale RAI, pubblica oggi 17 novembre il Cd "17x60" realizzato in occasione del 60° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani.

Con: Ivano Fossati (Pane e coraggio), Subsonica (Canenero), Daniele Silvestri (Il mio nemico), Sud Sound System (Bomba innescata), Enzo Avitabile (Tutt'egual song 'e criature), Gianmaria Testa (Al mercato di Porta Palazzo), Mariella Nava & Dionne Warrwick (It's Forever), Samuele Bersani (Occhiali rotti), Paola Turci (Rwanda), Giorgio Canali & Rossofuoco (Canzone della tolleranza e dell'amore universale), Elena Vittoria (Peacock), Eugenio Bennato (Canzone per Beirut), Max Gazzè (Avanzo di galera), Modena City Ramblers (Ebano), Niccolò Fabi (Milioni di giorni), Antonella Ruggiero (Canzone fra le guerre), Jovanotti (Mani in alto).




brano sulla necessità dell'ottimismo come pratica quotidiana, sull'obbligo di mantenere vivo il carattere propositivo dell'utopia. Necessità che si fa universale grazie all'uso alternato di italiano e inglese.

NOTTI BIANCHE

Se ti ritrovi sola, nella notte,
persa nel tuo letto immenso...
Ed il tuo piede vagherà
alla ricerca dell'abitudine,
graffiandoti così l'anima
persa ancora nel sentimento...
...Ricorda... Non ti voltare...
Le decisioni prese costano,
e tu hai già pagato tanto...
Rassegnati con coraggio.
Meglio esser sole la notte,
che annullate nel domani.

domenica 16 novembre 2008

VEDERE CON QUATTRO OCCHI


Sarebbe bello Amore Mio vedere il Mondo con quattro occhi
i miei e i tuoi
alzare gli occhi al Cielo
lasciarsi ammaliare dal suo Mistero
Abbassare poi gli occhi per farli incontrare
e sorridere sicuri
di avere nel Cuore le stesse emozioni
Ascoltare un po' l'Allegria
non quella alienata
ma quella del Cuore quando è pieno d'Amore
Allora il viso si illumina
e sprigiona quella luce
che trova Eco anche fuori
Mi piacerebbe avere braccia immense
e per una volta abbracciare
tutto il mondo
Lo so Amore Mio è un'Utopia
ma lasciamelo dire sarebbe bello!
Ma qui Amore Mio ci sei solo tu
ed io ti abbraccio forte
pensando che insieme a Te
ho abbracciato un po'
anche tutta l'Umanità

sabato 15 novembre 2008

UNA SOLA CANZONE... e più voci da ascoltare...











L'ho già ascoltato un paio di volte, ma non mi stancherei di ascoltarlo, e spero che sia gradito anche a chi visiterà il blog... sono tutti davvero bravi!!
Buon Ascolto!
Non nascondo nemmeno, che un lacrimuccia a me scappa sempre... testimonianza inappellabile di Partecipation Mistique

POESIA Una canzone del 1967





POESIA

io che non ho
che non ho mai creduto nell'amore
e a niente che
facesse batter forte forte il cuore
adesso che
anch'io ho provato un poco di dolore
m'accorgo che
la vita e' poesia se c'e' l'amore
io credo che nel buio più profondo
una candela brillerà
e vivo perché voglio bene al mondo
e a tutto quello che mi da
al vento che muove le foglie
al pianto di un bimbo
e alla poesia che canta il mare
io credo all'amore per te
all'amore per te
io credo che sopra ad un gabbiano
un'ombra bianca ci sarà
e il sole faccia splendere ogni giorno
per la mia felicita'
al vento che bacia la spiaggia
al chiaro di luna
adesso vedo che entra in me
è nato l'amore per te
l'amore per te
e' nato l'amore per te
l'amore per te
per teeee

giovedì 13 novembre 2008

Quale AMORE.....

Uno degli ultimi libri che ho letto è LETTERA A DORINE - Una storia d'amore, Ed. Sellerio.
Il tema dell'amore ha da sempre impegnato il mondo della letteratura, si può dire che il romanzo si nutre dell'argomento nella quasi totalità dei casi, anche quando prende spunto da altro, ma quasi sempre all'interno di una narrazione anche estesa a più contesti c'è poi una storia d'amore.

Questo libro veramente non è la narrazione di una storia, non è nemmeno un romanzo, ma è una lunga lettera d'amore scritta dall'autore alla moglie, quindi uno scritto non lungo, ma in grado lo stesso con pochi accenni a rendere il lettore partecipe dell'intensità e della profondità del legame che li unisce... si può intuire e immaginare anche tutte le difficoltà di portarlo fino alla fine questo amore...

Un assaggio del contenuto del libro tratto da

Corriere della Sera (9 maggio 2008)

L'AMOROSO ADDIO DI ANDRE' A DORINE

«Stai per compiere ottantadue anni. Sei rimpicciolita di sei centimetri, non pesi che quarantacinque chili e sei sempre bella, elegante e desiderabile. Sono cinquantotto anni che viviamo insieme e ti amo più che mai» scriveva André Gorz, nella primavera 2006, a sua moglie Dorine. Qualche mese più tardi, nel 2007, questo figlio della cultura esistenzialista preferì togliersi la vita insieme con la sua compagna affetta da un morbo degenerativo che non lasciava margine a nessuna speranza. «La notte vedo talvolta la figura di un uomo che, su una strada e in un paesaggio deserto, cammina dietro un carro funebre. Quest' uomo sono io. Sei tu che il carro funebre trasporta. Non voglio assistere alla tua cremazione, non voglio ricevere un vaso con le tue ceneri». Ecco! Il suicidio è qui l' ultimo, certo il più forte e straziante abbraccio d' un uomo alla sua donna. Pagine quali quelle appena ricordate, la forza della passione che le percorre, possono persino spaventare, facendoci sentire impreparati a capirle. Come vanno, dunque, lette? La Lettera a D., come si intitola il piccolo e bellissimo libro ora pubblicato da Sellerio (trad. di Maruzza Loria, pp. 68, 9), è l' estrema, ardente e insostituibile testimonianza d' un amore coniugale nell' età ultima della vita quando il futuro è notte, malattia e silenzio. E' l' amore nella cattiva sorte, allorché il calendario ha esaurito i suoi giorni felici. Qualcuno non potrà forse nascondere la sua perplessità, considerando la parola amore inappropriata a significare un sentimento imbastito di dolore e di pietà quale quello descritto da Gorz. Rimandiamo perciò i dubbiosi a quanto l' autore, un vecchio rimasto giovane nel cuore, scrive all' inizio e ripete alla fine di questa sua romantica storia d' un matrimonio senza crisi e senza fughe: «Recentemente mi sono innamorato di te un' altra volta e porto di nuovo in me un vuoto divorante che solo il calore del tuo corpo stretto contro il mio riempie». Andrà precisato che André Gorz, austriaco di estrazione borghese cresciuto nella «terra di nessuno» d' un collegio svizzero, dove trovò riparo sfuggendo alla barbarie dell' antisemitismo hitleriano, apparteneva alla casata dei moderni ribelli culturali. È stato un anticonformista irriducibile. Ha fatto del suo essere ebreo a metà la molla d' una strenua ricerca d' identità. La trovò grazie anche a Dorine e a Sartre, alla sua sposa e al suo maestro. L' incontro con Sartre, con questo professore di modernità che sapeva fondere nel crogiolo d' una straordinaria intelligenza Freud, Marx, Husserl e il fuoco della caves, ha aiutato Gorz a riconoscersi nella generosità di quel sentimento ardente come il fuoco mescolato però di lucida intelligenza che caratterizza questa sua Lettera a D. Bastino le parole conclusive: «Ciascuno di noi due vorrebbe non dover sopravvivere alla morte dell' altro. Ci siamo spesso detti che se, per assurdo avessimo una seconda vita, vorremmo trascorrerla insieme». Sono proprio i libri laici come questo, come la Lettera sul matrimonio di Thomas Mann, che aiutano a riconoscere l' insostituibilità della coppia anche nell'era dei sentimenti laconicamente espressi via sms.






MANOLETE... Miti moderni...

Come il post di qualche giorno fa, anche questo prende spunto da un sogno che ho fatto, e scopro che ho avuto un intuizione in tempo reale.

Stavo pensando stamattina a qualcosa che mi affascina da sempre, il mondo gitano e in particolare il mondo della corrida.

Infatti mi alzo, e vado su internet per fare una ricerca... e scopro che....

La voce che avevo inserito era proprio MANOLETE

Esce a febbraio film dedicato al celebre torero Manolete, interpretato da Adrien Brody, al suo fianco Penelope Cruz.

Madrid, 11 novembre 2008 (Apcom) - "Manolete", il film dedicato al mitico torero spagnolo, uscirà nelle sale cinematografiche spagnole nel febbraio prossimo, con un anno e mezzo di ritardo. Ad interpretare il matador, scomparso tragicamente a 30 anni, sarà l'attore americano Adrien Brody, che presenta una marcata somiglianza con il personaggio.
La pellicola, firmata dal regista olandese Menno Meyjes, racconta gli ultimi anni di vita di Manolete e la sua controversa relazione sentimentale con la starlette Lupe Sino, interpretata dall'attrice spagnola Penelope Cruz.
Girato nel 2006, il film doveva uscire nel settembre 2007, in coincidenza con il 60esimo anniversario dalla morte di Manolete nell'arena di Linares, nel sud della Spagna, avvenuta il 28 agosto 1947. L'uscita è stata ritardata in seguito a problemi finanziari e di post-produzione. Manolete morì in seguito a una profonda incornata assestata da un toro di nome Islero, diventando un mito nella Spagna del dopo-guerra.


mercoledì 12 novembre 2008

LA TIGRE ASSENZA... di CRISTINA CAMPO

Ahi che la Tigre,
la tigre Assenza,
o amati,
ha tutto divorato
di questo volto rivolto
a voi! La bocca sola
pura
prega ancora
voi: di pregare ancora
perché la Tigre,
la Tigre Assenza,
o amati,
non divori la bocca
e la preghiera…

La neve era sospesa tra la notte e le strade
Come il destino tra la mano e il fiore.

In un suono soave
Di campane diletto sei venuto…
Come una verga è fiorita la vecchiezza di queste scale.
O tenera tempesta
Notturna, volto umano!

(ora tutta la vita è nel mio sguardo,
stella su te, sul mondo che il tuo passo richiude).

lunedì 10 novembre 2008

IL COLORE VIOLA...



Questo post prende spunto da un sogno che ho fatto, anzi è un sogno che ho fatto più volte... raccoglievo mazzetti di viole.
Ho scoperto anche che c'è un film, che deve essere molto bello che porta appunto il titolo "IL COLORE VIOLA", che mi sono ripromessa di vedere e in più il VIOLA è uno dei miei colori preferiti.
Amo la simbologia dei colori... sapevo già più o meno a cosa corrisponde il colore viola, ma ho fatto una ulteriore ricerca, dopo questo ultimo sogno e ne trascrivo qui alcune, intanto la principale simbologia del colore VIOLA è la "Metamorfosi".

È conosciuto come il colore dello spirito e, in effetti, agisce sull'inconscio dando forza spirituale ed ispirazione. Questo colore rappresenta il valore medio tra terra e cielo, tra passione ed intelligenza, tra amore e saggezza.

È il colore della volontà di essere diversi, della metamorfosi, della transizione, ma anche della fascinazione erotica. Questo colore esprime un' energia pura, atavica: è una forza legata alla vitalità del rosso e all'intimo accoglimento dell'azzurro. È una colorazione insieme di attesa e di precognizione (non casualmente viene utilizzato nella liturgia Cristiana durante il periodo dell'Avvento e della Quaresima), eleva la coscienza umana fino al raggiungimento della pura luce bianca. È anche associato alla preghiera ed agli stati alterati di coscienza.

Nei sogni bisogna considerare qualsiasi particolare, quindi oltre alla simbologia del colore... in questo caso il VIOLA, bisogna anche tener conto che ho sognato di raccogliere dei fiori, e perciò anche la simbologia della VIOLA come fiore, in ultimo cosa simboleggiano i fiori in generale... ce ne sono di cose in un piccolo sogno!!
Aggiungo qui anche la simbologia del fiore :

La Viola del Pensiero fu uno dei simboli utilizzati durante l'Impero di Napoleone dalle compagini dei sui sostenitori, che anche clandestinamente sostenevano il proprio Imperatore; pare infatti che la Viola del Pensiero fosse la parola d'ordine dagli stessi utilizzata. La mitologia greca associa invece la Viola del Pensiero alla bellissima ninfa Io, di cui si innamorò perdutamente Giove, che, proprio per questo, fu trasformata per volere di Giunone in giovenca. Il significato comunemente attribuito alla Viola del Pensiero è dunque quello di riflessività e ricordo. Il messaggio, quindi, che questo fiore trasmette al mondo è “non dimenticare”, per questo questi fiori vengono spesso e volentieri usati negli incantesimi di memorizzazione; che riguardano quindi gli studi, la lucidità mentale e la buona memoria.

domenica 9 novembre 2008

HO VOGLIA DI RIDERE UN PO'...

Non sempre ho voglia di ridere... ma quando sento che è arrivato il momento di farmi una bella risata cerco questo qui... che mi fa impazzire!
E' del 1965, roba di soli pochi 43 anni fa... ma fa sempre ridere anzi...
L'altro giorno ascoltando la radio.. stavano parlando del teatro di Eduardo De Filippo, e commentando dicevano che andavano ai suoi spettacoli anche quelli che non capivano una sola parola (recitava in dialetto napoletano) e il conduttore concludeva che soli i grandi riescono ad attirare così, ecco credo che si potrebbe dire anche per Jerry Lewis...

UN PO' DI VOCE A LORO...

Cosa dire dei giovani... io non lo sono più, ma li difendo sempre... questo video per dargli spazio e ricordare a me stessa che li amo, che amo soprattutto quelli meno fortunati, che spesso sono ignorati... e in particolare per un carissimo ricordo di uno di loro che non c'è più

CONTRO IL NIENTE

Contro il niente, è il titolo di un libro scritto da Miguel Benasayag, che è di origine argentina, ma vive e lavora da molti anni a Parigi.
Filosofo e psicanalista, è autore di moltissime opere tradotte in italiano.
Quella citata sopra cioè "CONTRO IL NULLA" è un monito verso la cultura contemporanea, che corre il rischio appunto di essere un "nulla".
Opinioni in libertà. Il caos, non interpretato, mal interpretato, banalizzato.
Per opporsi al niente bisogna ricominciare da capo: sapere su cosa possiamo contare, da cosa dobbiamo difenderci, come riconoscere i nemici e gli amici dei nemici.Tornare alla scuola del mondo e delle idee.
Sono invitati a fare i conti con questo ABC tutti quanti ritengono ancora necessario "impegnare" la propria intelligenza.
Nell' "EPOCA DELLE PASSIONI TRISTI" così come ha titolato un altro suo libro, precedente è bene sapere che ci sono parole-chiave come: Alternativa - Autorità - Capitalismo - Denaro - Denuncia - Diritti dell'Uomo - Disciplina - Felicità - Giustizia - Impegno - Individuo - Nichilismo possibile - Povertà - Progetto - Responsabilità - Ribelle - Rivoluzione - Scelta - Scetticismo - Sofferenza - Storia - Tecnica - Utopia - Violenza.
Sarebbe necessario che queste parole, potessero incarnarsi, senza rimanere gusci vuoti, anche partendo da piccole pratiche quotidiane.

giovedì 6 novembre 2008

Grande Grande Ornella.....

Oggi...non so perché... ma invece, se mi fermo un attimo a pensare lo so perché mi è venuta in mente questa canzone della Vanoni... oltre al testo della canzone che è molto bello la Vanoni ha una voce che mi piace moltissimo ed è una artista che mi piace anche come persona

sabato 25 ottobre 2008

PARSIFAL

Voglio inaugurare questo blog con un brano dei POOH che mi piace moltissimo.

Ecco il CAPOLAVORO dei Pooh. Parsifal del 1973 racchiude tutta l'espressività musicale dei Pooh vecchia maniera ...



ed ecco la seconda parte



Davvero grandiosi... non mi stancherei mai di ascoltarli... aggiungo che dal vivo, naturalmente qualche stonatura c'è... si ascolta molto meglio dal CD... ma lo spettacolo è molto meglio dal vivo.

Avendo fatto un po' di pasticci, non sono una esperta con il WEB, devo copiare qui il primo commento che era stato messo su questo blog, lo stesso giorno che lo avevo aperto, ma che però in seguito ho cambiato il "titolo".

SQUILIBRATO ha detto:
Primo!!! Sono il primo ad entrare in questo blog. Chiedo permesso.
E ne sono fiero, visto il titolo!!

25 Ottobre 2008 ore 17.27

Il titolo precedente era IL DIARIO DI PSICHE

lunedì 29 settembre 2008

In ricordo del concerto del grande Stevie Wonder

Purtroppo mi sono persa il concerto di Milano del grande artista, avrei voluto fare almeno il post il giorno del concerto ma arrivo solo ora....posto con questa canzone anche se non è la migliore del grande Stevie, lo faccio perché è una di quelle che ha cantato in italiano e anche perché ricorda un'atmosfera di quegli anni brillanti per certi aspetti....



Ieri sera, dopo oltre 10 anni di assenza, Stevie Wonder, una vera leggenda della musica, è tornato a Milano con uno splendido concerto al DatchForum. Non si sapeva bene che cosa aspettarsi, dato il lungo silenzio creativo degli ultimi anni. Ma le cronache trionfali degli altri concerti del tour europeo promettevano un trionfo.E così è stato: Stevie, subito dopo essere stato accompagnato sul palco dalla figlia Aisha Morris ha scaldato l’atmosfera in una lunga interpretazione di All Blues di Miles Davis con l’armonica. Poi la band è partita in quarta con Did you hear you say you love me, Master blaster, All I do, Hotter than July e così via, un gioiello dopo l’altro. Stevie Wonder, 58 anni è tornato in ottima forma dopo la crisi per la perdita della madre Lula subita due anni fa. Parlando di lei con il pubblico si commuove.