giovedì 19 marzo 2009

CAPOREIRA....quasi una danza ma.....

Non da moltissimo ho scoperto la Caporeira, dico moltissimo intendendo che l'ho scoperta da una ventina di anni, ma per una che si avvia alla sessantina...venti anni sono pochi...e aggiungo che almeno qui a Milano, si è diffusa parecchio in questi ultimi anni...conquistando le nuove generazioni...e questo mi fa sempre piacere....finchè i giovani si appassionano a qualcosa, evitano altro....che li potrebbe invece danneggiare...
Ma vediamo di dare qualche notizia di questo mix che la Caporeira rappresenta riportante anche qualche piccola curiosità....

Da Wikipedia

« È defesa, ataque, ginga do corpo e malandragem… capoeira! »
La capoeira (pronuncia: Capuéra) è una lotta brasiliana di origine africana caratterizzata da elementi espressivi come la musica e l'armonia dei movimenti (per questo spesso scambiata per una danza).

La storia della capoeira è molto complessa e difficile da tracciare in maniera precisa, soprattutto per la carenza di documenti scritti a riguardo e per la distruzione di questi dopo l'abolizione della schiavitù in Brasile; di certo sappiamo che trae le sue origini dalla mescolanza di rituali di lotta e danza di alcune tribù africane già colonie dei portoghesi, catturate e fatte schiave in massa per essere deportati in Brasile.
Il 22 aprile 1500 Pedro Álvares Cabral sbarca in Brasile e dietro di lui la civilizzazione portoghese. I colonizzatori per risolvere il problema di manodopera schiava cominciano a catturare africani (più robusti fisicamente degli indios autoctoni, decimati dalle malattie portate dai colonizzatori). Gli schiavi venivano sfruttati nelle piantagioni (canna da zucchero, tabacco, caffè, ecc.) per molte ore al giorno, ritirandosi poi nelle Sem-Alas (sem = senza, ala = lato di muro), grandi e miseri dormitori sotterranei, bui e senza mura divisorie, vivendo in condizioni pessime. Con le ingerenze olandesi nelle colonie portoghesi (1624-1654) in Brasile gli schiavi approfittarono degli scontri per darsi alla fuga. Alcuni si organizzarono in comunità indipendenti, nei villaggi detti quilombos. Questo periodo fu sicuramente un catalizzatore dello sviluppo della capoeira. Uno di questi villaggi, Palmares, all'epoca probabilmente collocato nello Stato nordestino Alagoas, è assurto a simbolo della lotta degli schiavi contro i loro carnefici. Fondato nel 1610, il primo Palmares sopravvisse per più ottant'anni resistendo all'incalzare dei portoghesi; fu distrutto nel 1695 dopo un assedio di 5 anni e 9000 soldati impiegati.
Fra le curiosità:
Durante il periodo in cui la capoeira era fuori legge, l'utilizzo del berimbau venne proibito dalla polizia, dal momento che poteva essere trasformato in un'arma bianca dotando di una punta l'estremità del palo. Secondo Albano Marinho de Oliveira, il berimbau fino alla prima guerra mondiale non veniva fabbricato a Bahia e veniva importato dall'Europa (in cui era considerato alla stregua dello strumento noto come "scacciapensieri").
A ribadire l'importanza che la capoeira ebbe durante il periodo della schiavitù, uno dei toques più antichi recita "se non ci fosse stata la schiavitù la capoeira non sarebbe mai nata"[senza fonte]
Di mio aggiungo che anche gli Spirituals, senza la schiavitù non sarebbero mai nati!"
E infine aggiungo, che sfogliando anche se velocemente tutte le notizie su Wikipedia, apprendo che la Caporeira è diffusa in Italia, da 50 anni...quindi ero solo io che la ignoravo!

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