martedì 24 marzo 2009

DOPO LA MUSICA....


Prima di inoltrarmi nella mia "notte bianca" e ascoltare il notturno di rai-uno, avevo come al solito toccato il letto portandomi un libro...ieri sera avevo ripreso in mano, un saggio di Hermann Hesse (un autore fra altri da me preferito) il cui titolo è LA NEVROSI SI PUO' VINCERE, l'ho letto più volte come mi capita quasi sempre con i miei libri, almeno chè non si tratti di romanzi, lo avevo ritirato fuori in questi giorni...perchè si sa "la lingua batte , dove il dente duole" ed evidentemente ne avevo bisogno, e sapevo che lì trovavo da leggere cose che mi fanno un po' da terapia...perchè diciamocelo chiaro..."Chi ai giorni nostri...non si porta appresso almeno qualche tipo di nevrosi quando tutto va bene...per non parlare di peggio?"

Il libro di Hesse porta nella sovracopertina della sua ultima pagina questa frase:


"Bisogna prima passare attraverso la sofferenza e la disperazione per tornare a vedere la luce"

Il libro comincia con un capitolo dal titolo PICCOLE GIOIE

"L'alta considerazione dell'attimo, la fretta, vista come ragione fondamentale della nostra vita, è indubbiamente il nemico più pericoloso della gioia. Con un sorriso venato di nostalgia leggiamo gli idilli e i viaggi sentimentali di epoche lontane.Quando mai ai nostri avi è mancato il tempo di fare qualcosa? Quando lessi l'egloga sull'ozio scritta da Friedrich Schlegel non potei trattenermi dal pensare: "quanto avresti sospirato se avessi dovuto lavorare come noi!".

Il fatto che, fin dalla prima infanzia, la fretta della vita moderna eserciti su di noi un influsso aggressivo e dannoso ci appare triste ma necessario. Purtroppo la frenesia della vita moderna si è ormai impossessata anche dei nostri momenti di tempo libero; godiamo delle cose in maniera nervosa e logorante come durante la nostra attività lavorativa. La parola d'ordine è; "il più possibile e il più presto possibile". Il risultato è un sempre maggiore divertimento e una sempre minor gioia.

Saltando un po' vado al punto, per la quale ho sentito il bisogno di andarmi a rileggere il libro in questi giorni:

"Nessuno conosce una ricetta universale per combattere questa situazione, nemmeno io. Voglio soltanto consigliarvi un vecchio rimedio personale, purtroppo assai antiquato: un piacere moderato è un piacere doppio. E ancora: non trascurate le piccole gioie!

Moderazione, In certi ambienti ci vuole coraggio per perdere la prima di uno spettacolo. In altri ci vuole coraggio per non conoscere una novità letteraria a qualche settimana dalla sua pubblicazione. Quasi ovunque veniamo rimproverati se non abbiamo ancora letto il giornale di oggi. Tuttavia conosco alcune persone che hanno trovato il coraggio di farlo e che non se ne sono pentite.

Ecco....mi fermo qui, perchè credo che basti ad illustrare il concetto di base di ciò che desideravo comunicare con questo post...poi so che qualcuno leggendo e trattandosi di Hermann Hesse, direbbe "Ma cosa vuole insegnarci quello lì, che era uno spinellomane!" ...lo lascio dire...avrà i suoi motivi per cercare questa giustificazione nella valutazione dell'autore, a me non tocca più di tanto...il buono lo prendo dove lo trovo...e quando lessi per la prima volta questo libro, oramai molto tempo fa...già mi ero formulata dentro i concetti che esprime anche Hesse, così me lo sono sentita vicino...e immaginiamo anche che lui, quello che dice nel capitolo di questo libro risale ad un'epoca un po' lontana da noi...nel frattempo la situazione è peggiorata ancora...ognuno si difenda come può, io già da molto lo sto facendo...

Grazie come al solito...quello della immagine è un acquerello di E. Hesse

8 commenti:

Unknown ha detto...

herman hesse è un autore fantastico! Io lo amo molto!
complimenti per il blog!

Alessandro!

Anonimo ha detto...

Ho aperto il tuo blog e con grande stupore e emozione ho trovato il tuo per teresa. Grazie per come mi hai accolto, ti sono riconoscente; io mi affacciavo timidamente a strumenti che non mi sono molto familiari, e mi sono sentita accolta;ho la possibilità di condividere passioni e emozioni di sentirmi in qualche modo vicina a persone sconosciute;anch'io amo Hesse, come te prendo il buono dove lo trovo, condivido il pensiero che bisogna passare dalla sofferenza per vedere la luce, è un cammino difficile, ma è proprio così. Ora posso dire di aver trovato serenità nelle piccole cose, nel vivere, apprezzando,gustando il presente.Non ho aspettative, ma accetto quanto ogni giorno mi viene offerto.Oggi il tuo post è stato momento di dono, regalo di intensa emozione. Grazie, Teresa

Donnachenina blog ha detto...

Ciao Teresa, spero che tu torni qui...per leggere...che altrettanto è per me Dono il tuo..e ci troviamo su una stessa lunghezza d'onda nelle cose che tu dici di condividere...è vero, quando non ci aspettiamo più niente...le cose possono accadere, e possiamo godere delle piccole gioie quotidiane...ma ci si arriva dopo molto..e molta sofferenza
Grazie a te Teresa
e alla prossima
Franca

lasettimaonda ha detto...

Adoro Hesse, come penso tu abbia capito, mi ha accompagnato mentre crescevo, da adolescente inquieta a ragazza un pò più sicura ed ancora oggi lo rileggo con tanto interesse e grande condivisione.
Grazie per aver riproposto questo brano che condivido appieno.....e chissenefrega se si faceva le canne, sarà mica la fine del mondo???
Buttiamo alle ortiche anche i Poeti Maledetti perchè bevevano assenzio???
Un abbraccio forte!Syl-vietta

Anonimo ha detto...

Ciao ci siamo viste poco fà, e come al solito ci hai trovato lì ad oziare, visto che anche noi che corriamo tanto troviamo il tempo per riposare?
Bè tu non hai tutti i torti,anche io molte volte quando mi fermo a pensare noto quanti attimi sereni vivo dandogli il peso sbagliato. Spesso penso che sto vedendo crescere i miei bambini molto in fretta e vorrei acchiappare il tempo che corre per poter meglio vivere certe emozioni.
Grazie di farci riflettere attraverso le tue pubblicazioni. Un abbraccio a dopo o domani....

Surrealina ha detto...

Ho letto molto di Hermann Hesse in gioventù. Molti suoi romanzi. Cosicché era uno "spinellomane"? Non lo sapevo. Non sarà per questo che mi piaceva così tanto? ;)

Alex ha detto...

Hermann Hesse lo considero un anima senza tempo, conoscitore e precursore di tante riflessioni attualissime anche oggi. Molto bello questo suo pensiero, al quale devo dire mi avvicino molto come filosofia di vita. Buona serata Franca, i tuoi posts hanno sempre intrinseca un'eleganza stilistica e un umore intellettuale seducente e interessante.

Elisa ha detto...

Qui hai toccato un tema importantissimo e sottovalutato. Se si capisse davvero il valore di vivere le "piccole gioie" che non vengono più nemmeno considerate nello stordimento e nella rincorsa quotidiana.
Quanto mi appartiene questo tema! E' un fardello pesante la frenesia che la vita moderna ci impone per restare al ritmo, altrimenti sembra di perdere un "treno"; invece l'unico treno che si perde è la gioia di vivere, di questo ne sono convinta.

Una buonanotte (vista l'ora in cui ti faccio visita.)