giovedì 12 febbraio 2009

SIMONE WEIL


E' arduo voler fare un post, parlando di Simone Weil, ci si sente subito in imbarazzo e arbitrari, e nonostante questo...che è pure il mio sentire di questo momento, mi azzardo con umiltà a proporre qualcosa che riguarda questa donna, pressochè sconosciuta anche in ambienti colti...ma che è stata la maggiore pensatrice al femminile del '900, anzi a mio avviso e a detta di chi studia la sua opera e il suo pensiero "geniale".Non voglio proporre di lei anche solo una sintesi biografica, sarebbe uno stretto limite nella quale racchiuderla...soprattutto se per chi legge rappresenta una scoperta...per apprezzarla fino in fondo, bisognerebbe averla letta e meditata per un po' ed è ancora troppo poco, per avere la pretesa di parlarne.
Ieri sera a Milano, in occasione del centenario della sua nascita (1909- 1943) si è tenuta una conferenza, di lei hanno parlato Laura Boella (Docente di filosofia all'Università Statale di Milano, e impegnata nella ricostruzione del pensiero femminile del '900, analizzandone la complessa personalità e l'articolato sistema di pensiero e la notevole influenza sulla cultura del nostro secolo), e
Donatella Bassanesi, saggista, pittrice e pure lei laureata in filosofia a Milano, dove insegna alla Libera Università delle Donne (Lud)
Nonostante l'eccellente preparazione delle due relatrici, esse stesse hanno dovuto ammettere del disagio a cui accennavo...perchè non è il bagaglio culturale e accademico della Weil, che pone questo problema, ma bensì la coerenza del suo pensiero con la sua vita, portata avanti in maniera del tutto radicale e liberale.
Quello che mi sento di fare per dare una piccola testimonianza del suo pensiero, è di riportare alcune sue espressioni tratte a volte dai suoi diari, altre da un suo saggio L'Ombra e la Grazia, una delle sue opere più belle secondo me.
- Tutti i peccati sono dei tentativi di colmare dei vuoti
- Ogni volta che riscattiamo un peccato, distruggiamo un po' del male che
possediamo
- L'Amore, in chi è felice, è volontà di condividere la sofferenza dell'amato infelice.
L'Amore in chi è infelice, è essere pieno della nuda nozione della felicità dell'amato,
senza partecipare a quella gioia, e nemmeno desiderare di parteciparvi.
- Pratiche si asservimento sono ingiustizie che stanno in parallelo con l'esercizio del
potere, testimoniano del potere attraverso l'obbedienza che ottengono.
Sono il silenzio che rinsalda il potere come privilegio di cui la politica risulta essere
"Tecnica dell'acquisizione e della conservazione" (perciò è particolarmente grave
quando sono compiute da figure pubbliche - "occorre che il crimine di disonestà
degli uomini pubblici verso lo stato si davvero punito più severamente della rapina
a mano armata".
Si potrebbe continuare molto a lungo, a citare ...i toni sono di questa portata,
per farsene una idea, è sufficiente soffermarsi alla riflessione, sull'ultima
espressione riguardante l'uomo pubblico
Facendo il post, intendevo darle un tributo doveroso in quanto donna, e con la
speranza che esponendolo qui in uno spazio pubblico...possa servire oltre che a me
ad altre persone che incuriosendosene , gli dedichino un po' del loro spazio e del lro
tempo...il suo è un pensiero fertile che ha bisogno di essere seminato e curato
amorevolmente.
Mi scuso per la formattazione bizzarra che in questo post mi è venuta fuori non so da dove...ma non riesco a correggere...ma l'importante è riuscire a leggere ...grazie



7 commenti:

luigi bluoso ha detto...

Ci fai un grande dono nel metterci a contatto con il pensiero-vita di una grande donna e non ti preoccupare delle righe bizzarre, il contenuto è davvero notevole.

lasettimaonda ha detto...

Come sempre, grazie per la ricchezza dei tuoi post.
Mi piace molto l'idea che il modo per riempire un vuoto, sia il peccato.....ma la definizione del peccato, a questo punto, mi stuzzica!
Cosa intendeva per peccato e di che portata poteva essere?
Fino a che punto è lecito giustificare.....mah....forse scavo troppo!Un abbraccio!Syl-vietta

artemisia ha detto...

È difficilissimo fare un post su SW. Io ci ho pensato tante volte e non l'ho mai fatto, anche se è una delle basi della mia vita, senza esagerazione.
Per me è difficile anche soltanto parlarne, pensarla, accettare che sia esistita.

artemisia ha detto...

Franca, vai qui:http://endimione.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=2056642

È un blog che non visitavo da mesi, lo apro stasera e cosa leggo?

Anonimo ha detto...

Interessante la tua risposta a Syl ... condivido.

ciaoooooooooooooooo

Alex ha detto...

Pensieri molto belli e profondi. Grazie per avermi fatto conoscere questa autrice.

lasettimaonda ha detto...

Ciao Franca......giornata fredda e soleggiata, aria limpidisima!
Si, la foto l'ho appena aggiunta e se vai più giù.........ne troverai una di quando avevo 25 anni, con mia madre e mia sorella, mentre facciamo un brindisi un pò particolare!!
Ti abbraccio!Syl-vietta