venerdì 20 febbraio 2009

PASSAGGIO AL BOSCO



Mi sarebbe piaciuto postare questa immagine ad una dimensione maggiore, ma non sono in grado di farlo.
Questo post, intende essere una comunicazione silenziosa, così come la metafora del bosco lascia intendere.....
Quindi non aggiungo altro all'infuori di questa immagine, che in questo momento rappresenta più di ogni parola, il mio stato d'animo...
Un saluto per chi passerà di qui

Proseguo questo post inserendo una poesia che mi è sempre piaciuta moltissimo e che l'immagine che ho qui davanti a me ispira, la poesia è di Gabriele D'Annunzio e il titolo è La Pioggia nel Pineto, anche se l'immagine del mio post, non è tratta da un pineto, abbino lo stesso questa poesia a quello che il bosco mi ispira....

Taci, su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane,ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
Ascolta, piove
dalle nuvole sparse
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove sui pini
scagliosi ed irti,
piove sui mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove sui nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t'illuse, che oggi m'illude,
o Ermione.
Odi? La pioggia cade
su la solitaria
verdura
con un crepitio che dura
e varia nell'aria secondo le fronde
più rade, men rade.
Ascolta. Risponde
al pianto il canto
delle cicale
che il pianto australe
non impaura,
nè il ciel cinerino.
E il pino ha un suono,e il mirto
altro suono,e il ginepro
altro ancora,stromenti
diversi
sotto innumerevoli dita.
E immersi
noi siam nello spirito
silvestre,
d'arborea vita viventi,
e il tuo volto ebro
è mollle di pioggia
come una foglia,
e le tue chiome
auliscono come
le chiare ginestre,
o creatura terrestre
che hai nome
Ermione.
Ascolta,Ascolta,L'accordo
delle aeree cicale
a poco a poco
più sordo
si fa sotto il pianto
che cresce,
ma un canto vi si mesce
più roco
che di laggiù sale,
dall'umida ombra remota.
Più sordo e più fioco
s'allenta, si spegne.
Sola una nota
ancor trema, si spegne,
risorge, trema, si spegne.
Non s'ode voce del mare.
Or s'ode su tutta la fronda,
scrosciare
l'argentea pioggia
che monda,
il croscio che varia
secondo la fronda
più folta, men folta.
Ascolta,
La figlia dell'aria
è muta,ma la figlia
del limo lontana,
la rana,
canta nell'ombra più fonda,
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su le tue ciglia,
Ermione.
Piove su le tue ciglia nere
sìche par tu pianga
ma di piacere, non bianca
ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca
aulente,
il cuor nel petto è come pesca
intatta,
tra le palpebre gli occhi
son come polle tra l'erbe,
i denti negli alvèoli
son come mandorle acerbe.
E andiam di fratta in fratta,
or congiunti or disciolti
(e il verde vigor rude
ci allaccia i mallèoli
c'intrica i ginocchi)
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
m'illuse, che oggi t'illude,
o Ermione.
Praticamente un dipinto di parole anzichè di colori...ma che mi permette di immergermi in un'atmosfera di puro sogno....ad occhi aperti...anche questo è bosco

13 commenti:

luigi bluoso ha detto...

Ho letto ed ho osservato l'immagine. Qualcosa mi sfugge... ma rispetto il tuo silenzio. Ciao.

artemisia ha detto...

Chiari di bosco.

Un saluto a te.

lasettimaonda ha detto...

Un sentiero, quasi pianeggiante, che s'infila in un bosco ancora spoglio.....e se vogliamo andar per simboli, ne abbiamo a palla!!!!!!!!!
Ciò ch più mi ha colpito di questa immagine, è l'azzurro che s'intravede in fondo al sentiero ed il cartello che indica la direzione per chissà dove, ma comunque obbligata........sbaglio?
Rientro dopo aver guardato un tramonto infuocato, ma con un freddo becco!!!!!!!!
Ti auguro una buone serara e scusa la mia precisazione nel precedente post, non volevo essere petulante ma solo precisa!
E' da tutta la vita che mi sento dire: " Non sei di sinistra?? Ma allora sei fascista!", sò che non lo pensavi, però ho voluto comunque esporre il mio pensiero!
Ti abbraccio!Syl-vietta

AnnaGi ha detto...

il bosco è un posto incantevole ed oscuro nello stesso tempo. Vien voglia di scoprirlo, perlustrarlo pur temendone alcuni sentieri che portano a meandri sconosciuti. C'è il rischio di perdersi, a volte ed anche la possibilità di uscirne con la felicità di aver esplorato un mondo "puro e vero"... un po' come accade con la nostra anima...

Grazie per il tuo passaggio, ho apprezzato molto il tuo msg

Buon fine settimana

Alberto ha detto...

Un'immagine così non ha bisogno di ulteriori commenti perché vedendola ognuno fa i suoi. Mi vedo incamminato laggiù dove comincia l'ombra. Chissà cosa ci sarà dopo, e mi piace immaginare. Ciao.

Surrealina ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Pino ha detto...

Non mi esprimo, magari la mia visione è il pensier contario del tuo.Pertanto buon cammino Franca

comunicazione di servizio: purtroppo non mi hanno mandato a documentare l'evento a cui ha partecipato anche tua figlia.

Anonimo ha detto...

Ciao Franca,

Mio marito guardando con me la tua foto del sentiero nel bosco ha esclamato: "Ecco una persona che ama passeggiare nel silenzio della natura come me".
Ma sai che a me questa foto, comunque bella, mi ha dato una sensazione di melanconia ? Sei melanconica Franca ?
Ciaooooooooooooooo
Nadia

Anonimo ha detto...

Cara Franca,
No, non sono io, e non è nemmeno una donna ...... il volto sullo sfondo del mio quadro dovrebbe essere quello di Beethoven ...... Cielo, mi prende il dubbio che non gli assomigli affatto, a questo punto.
Un caro saluto e un abbraccio.
Ritornerò a leggermi con calma la poesia, adesso sto cucinando.
Ciaooooooooooo
Nadia

Anonimo ha detto...

Franca,
Questa è una poesia di D'Annunzio (La pioggia nel pineto), o sbaglio ?
A me infonde pacata allegria, leggerezza nel cuore, soffusa gioia, come in quei momenti in cui - godendo delle bellezze della natura che ti circonda - riesci a provare per un attimo l'estatica emozione di essere uno col tutto.
Ti mando per e-mail un diaporama che mi ha inviato la mia amica argentina. E' scritto in spagnolo, ma si capisce abbastanza.
Un abbraccio e buona domenica.
Ciaooooooooooooooo
Nadia

P.S.: anche io sono "cecata", praticamente monocola .... Gran bella invenzione le lenti a contatto !

Alex ha detto...

Anche a causa della terra dove sono nato, il bosco da sempre è un elemento presente nella mia esistenza. Lo adoro nella maestosità degli alberi a cui fa contralto la soavità di odori e silenzi, mentre magari i raggi del sole penetrano fra le fronde, aggiungendo purezza e luminescenza. Il massimo per me è andarci a correre, magari verso il crepuscolo d'Inverno, sentendomi avvolto in una dimensione di pace e tranquillità.

Daniele Passerini ha detto...

Ho messo come sottofondo alla foto la musica della presentazione del post successivo... le parole di D'Annunzio, per quanto importanti, mi coprivano il silenzio della foto. Ho cliccato su di essa per ingrandirla. Potrei stare ore a guardarla. Mi risuona tantissimo. Mi identifico nei suoi colori... quell'azzurro inaspettato e quel seccume d'autunno che mi fa sempre pensare alla prossima primavera, come se gli inverni fossero solo piccole parentesi di preparazione del bello. C'è tanta luce in questo bosco...

Un sorriso.

Donnachenina blog ha detto...

Un grazie di cuore a tutti quelli che sono passati dal bosco!
Franca