domenica 11 gennaio 2009

DONNE CHE CORRONO COI LUPI


Amo molto leggere, e amo i libri che ho letto, poi però ci sono quelli che amo particolarmente, che non abbandono mai, e che ogni tanto rileggo.

Il libro della quale voglio accennare qui è DONNE CHE CORRONO COI LUPI, di Clarissa Pinkola Estès.
Clarissa Pinkola Estès, è una analista Junghiana, che ha conseguito il dottorato in etnologia, ed esercita anche una professione particolare:é una cantastorie.
In questo libro ritiene,che in ogni donna c'è un essere naturale e "selvaggio" dotato di una forza potentissima, data dagli istinti, che genera creatività passionale e un sapere ancestrale.
Lei però mette in guardia anche dal pericolo che questo "archetipo" corre, è una specie gravemente minacciata, sta a noi proteggerlo, come si fa nella natura con le piante e gli animali, che minacciano l'estinzione.
La "Donna selvaggia" è paragonabile alla lupa, ferina e al contempo materna.
E poi dice ancora all'inizio del suo libro: i lupi sani e le donne sane, hanno in comune talune carattristiche psichiche : sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione.
Posseggono grande forza e resistenza, sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli,del compagno e del gruppo.
Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi.
Da un altro suo libro IL GIARDINIERE DELL'ANIMA




RIFIUTATI DI CADERE...

Rifiutati di cadere.
Se non puoi rifiutarti di cadere,
rifiutati di restare a terra.
Se non puoi rifiutarti di restare a terra,
leva il tuo cuore verso il cielo,
e come un accattone affamato,
chiedi che venga riempito,
e sarà riempito.
Puoi essere spinto giù.
Ti può essere impedito di risollevarti.
Ma nessuno può impedirti
di levare il tuo cuore
verso il cielo -
soltanto tu.
È nel pieno della sofferenza
che tanto si fa chiaro.
Colui che dice che nulla di buono
da ciò venne,
ancora non ascolta.

Per chi volesse approfondire segnalo anche http://www.regione.piemonte.it/parchi/ppweb/rivista/2007/166/terzascimmia.htm

1 commento:

lasettimaonda ha detto...

Il libro da te segnalato mi mette in grande curiosità, mi piace molto l'immagine della donna lupa, ma una domanda mi sorge spontanea probabilmente a causa del mio "stato": parla di donna "sana".....io non sono proprio sana, o per meglio dire, come dice il mio medico, se non fossi malata sarei sanissima, come la mettiamo, quindi?
Io mi sento più che lupa....mi sento aquila nella percezione di ciò che mi circonda, resistente alle fatiche del mio cammino, come un dromedario nel deserto, calda ed affettuosa come una leonessa coi suoi cuccioli con chi amo e gelida come un cobra, se serve.
Ma non sono sana!
Illuminami.......
Con simpatia!Syl