venerdì 27 febbraio 2009
COPPIA.....
mercoledì 25 febbraio 2009
DESIDERIO DI BACI
martedì 24 febbraio 2009
TEMA: ANCORA IL BOSCO tra musica e immagini di un film
Lo spezzone di film che qui vi propongo è stato scelto perchè resta nella tematica che ho tenuto negli ultimi miei post...
Questo è un film che non facilmente si dimentica (almeno per i gusti che ho io nei confronti dei film, e di altri tipi di mediazioni cultutrali...ma anche chi non fosse attratto da una certa introspezione, non credo mancherà di apprezzare il delicato gioco delle immagini
Qualche acceno del film:
Un altro stupendo lavoro del grande regista russo Tarkovskij. Zerkalo (lo specchio) è un film autobiografico dove il protagonista fa un bilancio della sua vita, attraverso dei ricordi dell'infanzia nella compagnia della madre e della sorella più piccola, e anche delle analisi psicologiche quando adulto, già senza la moglie e il figlio. L’attrice Margarita Terechova interpreta la madre e la moglie. Il film viaggia tra il passato e il presente, la realtà e le fantasie (i sogni), mescolando le immagini in bianco e nero e a colori. Il testo possiede una grande influenza checoviana. In questo film Tarkovskij torna agli stessi argomenti trattati in Solaris: rapporto tra uomini e natura, spiritualità, privazioni, desideri e sentimenti di colpa. Un viaggio pieno di metafore e simboli attraverso il subcosciente del regista.
Vedo ora, non lo avevo letto prima di fare il copia e incolla, che il film risente di una grande influenza checoviana, e mi si fa allora più chiaro il perchè di questo alto gradimento da parte mia , essendo Cechov, uno degli autori da me preferiti accanto a tutti i capostipiti della letteratura Russa, dove in cima metto Dostoevskij.
E ora il trailer:
lunedì 23 febbraio 2009
POESIA
LONTANANZA
Greande sofferenza
pensare a te così,
senza vedere
la luce dei tuoi occhi,
senza sentire il tono caldo
della tua voce
che interrompe il caos
dentro di me
senza la possibilità
di porgerti un niente
nelle mani
per sfiorarti
con dolcezza
e dirti
che ti Amo.
Oh, Amore mio
come credevo
che tutto
potesse essere
più facile
ed invece
già mi manchi così,
così tanto
che non oso
confessarlo
nemmeno a me stessa.
domenica 22 febbraio 2009
venerdì 20 febbraio 2009
PASSAGGIO AL BOSCO

Mi sarebbe piaciuto postare questa immagine ad una dimensione maggiore, ma non sono in grado di farlo.
Questo post, intende essere una comunicazione silenziosa, così come la metafora del bosco lascia intendere.....
Quindi non aggiungo altro all'infuori di questa immagine, che in questo momento rappresenta più di ogni parola, il mio stato d'animo...
Un saluto per chi passerà di qui
Proseguo questo post inserendo una poesia che mi è sempre piaciuta moltissimo e che l'immagine che ho qui davanti a me ispira, la poesia è di Gabriele D'Annunzio e il titolo è La Pioggia nel Pineto, anche se l'immagine del mio post, non è tratta da un pineto, abbino lo stesso questa poesia a quello che il bosco mi ispira....
martedì 17 febbraio 2009
ULTIMISSIME VECCHIE......

POST PER UN'AMICA

lunedì 16 febbraio 2009
PENSANDO POETICAMENTE....ovvero contemplando
giovedì 12 febbraio 2009
SIMONE WEIL

mercoledì 11 febbraio 2009
SEMPRE DALL'INCONSCIO
martedì 10 febbraio 2009
ESPRESSIONI POETICHE

Se vuoi pagar l'Amore
ricordati che non ha prezzo
è un Dono
Quale moneta coniata in oro o platino
può competere con ciò?
Nessuna
Non ritorna Amore
per un gruzzolo d'oro in più..svanisce!
Perchè l'oro non s'accorda con il Dono
Perciò
prendi
ti regalo il mio Amore
L'unica vera ricompensa
è che anche tu
possa offrirmi
questo Dono
E l'unica Preghiera da fare
non è la tua per me
o la mia per te
Ma un'unica Preghiera
rivolta lassù
affinchè non arrivi
il giorno della carestia per noi
E il Dono dell'Amore
possa arrivare ogni giorno
magari, un po' più sofferto..
ma forse
anche un po'
più
vero, vivo, e reale
AMORE MIO
lunedì 9 febbraio 2009
DALL'ARCHIVIO DEI RICORDI...
« Sogna come se tu dovessi vivere per sempre, vivi come se tu dovessi morire oggi »
(James Dean)
domenica 8 febbraio 2009
IL LINGUAGGIO DEI FIORI....un post per un'amica
Ogii, è una stupenda giornata di sole, e passeggiando all'aria aperta è già possibile sentire la Primavera in arrivo...le foto davvero poco belle che qui vi faccio vedere, sono dei rametti di Calicanto, e delle tenere e timide Pratoline...che spuntano già qui e là nell'erba che sta cominciando la sua vita, dopo il lungo inverno di gelo....Mi stupisco sempre davanti alla naturta, all'erba poi in maniera particolare...ha la capacità di farsi spazio anche con un solo esile filo, fra gli interstizi del cemento...
Nel piccolo mazzetto che ho composto, tra i rametti di Calicanto e le Pratoline, è racchiuso nel loro linguaggio un messaggio articolato : il Calicanto rappresenta in modo particolare Amore Spirituale, e le Margheritine ...semplicità, innocenza, spontaneità, bontà, freschezza e purezza...dopo tutte queste virtù...non mi stupisco se un partito politico abbia voluto scegliere come proprio simbolo la Margherita.....ma questo è un altro paio di maniche, se poi magari tra la simbologia scelta e l'operato il salto è un po' grande.
Dei fiori mi stupisce la loro natura così delicata ed effimera, e allo stesso tempo, così tenace...oggi in una giornata di sole...e dopo lunghe gelate mi sono persa ad osservare la natura...molto vicina alla metafora dell'anima la vita dei fiori e delle piante...(all'anima come ai fiori) basta anche solo una piccola fessura di sole per essere viva e bella, senza la preoccupazione di poter essere calpestata...come le piccole Margherite che ho trovato io oggi...ma se qualcuno le calpesta, senza nemmeno vederle è anche vero...che a me hanno allietato una domenica che per altri versi avrebbe potuto essere anche triste...ho visto persino qualche minuscolo e brillantissimo Myosotis....(simbolo del ricordo...in gergo popolare lo chiamano anche Gli occhi della Madonna- o Non ti scordare di me...) ho passeggiato per quasi un'ora senza stancarmi di ossservare l'erba, le foglie secche ancora ammassate sul terreno...e qui e là, qualche puntino bianco che spuntava per farsi ammirare....
Amo tutti i fiori, alcuni meno, altri alla follia...ma i fiori che in assoluto mi prendono e mi affascinano sono i fiori spontanei...per fare un parallelo estetico con la bellezza delle persone...i fiori coltivati sono belli mi piacciono molto...ma è un po' come il confronto delle veline e altre ragazze belle senza quasi saperlo, e senza soprattutto volerlo mettere in mostra assomigliano a quei fiori spontanei della natura...certo i fiori coltivati non sono loro che hanno deciso di essere messi in vetrine e coltivati e curati artificialmente..ed io questo è un po' radicale ma lo sento quasi come una violenza...un accanimento terapeutico che deve alimentare soprattutto il business...
Chi ama i fiori e se ne deve occupare...di certo se si ammalano li deve curare e anche con le medicine dovute....ma li cura perchè vuole che vivano....
Basta mi fermo, perchè i miei pensieri e le mie idee...sono abbastanza insoliti e fuori dal normale, e non voglio scandalizzare nessuno...all'amica alla quale ho dedicato il post...dico solo che vorrei avere un giardino....e lei che lo ha...ha già un pezzo di Paradiso tutto per lei...ciao Syl
sabato 7 febbraio 2009
SENZA PAROLE

Quella che qui vedete è una immagine che ho disegnato io...non ora...un po' di anni fa, ma i cicli nelle persone si ripetono, ed in questo momento questa immagine la sento molto vicina al mio stato d'animo attuale, diciamo meglio momentaneo...perchè magari domani non sarà già più cosi', ma certamente in me...la lotta che qui viene raffigurata, è ancora molto presente se anche è un va e vieni....spero che la lotta, si concluda con una bella immagine di "coniuctio",che di queste guerre sono molto stanca!
Ma sarei curiosa, di sentire che cosa una tale immagine può generare in altri da me...quando l'ho disegnata e l'ho mostrata a mia figlia...ha lanciato un urlo! L'immagine l'aveva spaventata...e a voi cosa procura?
AMARTI poeticamente
giovedì 5 febbraio 2009
E VOI COSA MI DITE?
Dunque, un piccolo riassunto per introdurvi all'argomento, lunedì ero andata a Milano, anche se ho a mala pena 7/10 con occhiali indossati, ho per così dire una vista molto lunga in tutti i sensi...lunedì per l'appunto attraversando la città il mio occhi cadeva su qusta pubblicità nuovissima, le novità della città non mi sfuggono mai, anmche se nutro per Milano una amore-odio, che pende più spesso verso -odio- ne resto molto colpita, sono proprio i girni che si sta muovendo il polverone degli stupri, oggi addirittura mi pare che in parlamento abbiano varato qualcosa, o comunque se ne sta siscutendo...Stiffoni (che come si potrebbe definirlo?) ha detto che se un alieno dovesse scendere sulla terra e chiedere in cosa sono specializzati i rumeni, bisognerebbe rispondergli che sono "pecializzati in stupri", oggi non ho avuto tempo di ascoltare il seguiro delle sue cazzate, ma mi pare che ne abbia aggiunte...Milano è il regno della moda, e pure il regno della Lega, dico io...ma a parlare dei rumeni si fa presto...altro dove giocano interessi in soldoni, è un p' più difficile....non voglio ESSERE MORALISTA, ma magari senza accorgermene lo sono, ma mi affido al mio istinto di donna...a voi che effetto fà questa pubblicità?
Milano, 02 Febbraio 2009 CAMPAGNA RELISH: MOLTO RUMORE PER NULLAIl trasformare una campagna pubblicitaria in un incidente diplomatico e farla divenire un elemento di crisinelle relazioni tra Brasile ed Italia, accostandola addirittura al caso Battisti, non può che essereinterpretato come una volontà di distogliere l’attenzione da problemi più gravi e di voler forzatamentestrumentalizzare un’attività di comunicazione.La donna Relish è una donna dinamica, libera, moderna che si diverte a giocare con la propria sensualità.“Per questo” dichiara Alessandro Esposito Amministratore Delegato di Relish, “nello sviluppo della nostracampagna ci siamo ispirati al film Thelma & Louise dal quale abbiamo trasposto alcune situazioni, ripeto,trattandole in chiave assolutamente ironica”.“Inoltre” prosegue Esposito “quello attualmente in pianificazione è solo uno dei soggetti della campagna.Infatti quella pianificata su carta stampata, ha un soggetto diverso, estrapolato dalla medesima storia.Per cui prima di bollarla come offensiva e lesiva di varie dignità sarebbe opportuno vedere anche il resto.”L’azienda ribadisce il proprio rammarico per le reazioni contrarie, sottolinea come la campagna visualizziuna situazione iperbolica così come il trattamento stilistico delle immagini non può non essere interpretatoche come una finzione: finti sono i poliziotti, interpretati da due comparse, finte sono le divise dellapolizia, trattandosi semplicemente di costumi di scena. Finta la reazione delle due modelle, che hannoprovato e riprovato gli scatti, proprio perché si è trattato di una messa in scena.La scelta del Brasile è stata dettata esclusivamente dal fatto che dovendo scattare a dicembre unacampagna sulla Primavera Estate il paese offriva le giuste condizioni meteorologiche nonché una solidaesperienza nella produzione di shooting fotografici nel campo della moda.Detto questo sembra ovvio che tutto si è voluto fare tranne acuire la polemica tra Italia e Brasile eincentivare la violenza contro le donne. Milan, February 2nd, 2009RELISH
“Nello sviluppo della campagna pubblicitaria, ci siamo ispirati al famoso film Thelma & Louise”dichiara Alessandro Esposito Amministratore Delegato di Relish. “Il nostro tentativo eraesattamente quello di sdrammatizzare le situazioni critiche rappresentate nel film e guardarle daun punto di vista ironico.”Forte visibilità, immediata memorabilità del marchio, voglia di differenziarsi.Sono questi gli obiettivi che Relish ha cercato di raggiungere con la propria campagnapubblicitaria.“Anche nel nostro caso, come in altri precedenti celebri, non c’è alcun desiderio di rappresentarela donna come oggetto ne tanto meno di incentivare la violenza contro di lei. Non c’è statoalcun intento di strumentalizzazione, considerando che la campagna è stata programmata escattata i primi giorni dello scorso mese di dicembre, momento in cui niente faceva presagire aquesta ondata di violenza sulle donne. Ci dispiace se la campagna può aver generato reazionicontrarie e di questo non possiamo che scusarci. Tuttavia” continua Esposito “appare abbastanzaevidente che le immagini hanno un notevole contenuto di ironia. L’espressione della donna non èallarmata o terrorizzata, come sarebbe invece se la situazione rappresentata fosseeffettivamente drammatica. Anzi è addirittura leggermente beffarda e maliziosa, per cui appareevidente che tutta la situazione è un’iperbole, ben lontana dall’essere vera”.L’utilizzo di immagini forti è, d’altro canto, un elemento molto spesso utilizzato nel settore dellamoda e altrettanto spesso, queste campagne sono diventate oggetto di polemiche.For further information, please contact Relish press office:Clara Garcovich srlCorso Venezia 4120121 Milano – ItalyTel: +39-02-76394997Fax: +39-02-76002275e-mail: ufficiostampa@claragarcovich.it
mercoledì 4 febbraio 2009
DONNE CHE NON SI VEDONO IN TV

Perchè un tale titolo per un post? Perchè credo di poter dire che Roberta De Monticelli, in TV non ci vada troppo spesso...anzi, io non lo posso sapere perchè da qusasi 20 anni non guardo più, ma mi confermeranno la mia affermazione qualcuno dei lettori del blog...
Purtroppo non sono i migliori ad andare in TV, è questo il motivo per cui la nostra cultura di massa si sta impovewrendo sempre più...la gente guarda la TV, tutti sanno le stesse cose, ma se almeno le cose che si sanno fosser le migliori, ben venga una certa uniformità....del resto una cultura troppo sofisticata capisco pure io che non è proponibile ad un pubblico medio.
Ma ai tempi in cui la televisione è nata, non è sempre stato così...la produzione TV, era molto limitata (solo prima 1 canale, poi due...e poi quando già pareva il massimo 3...ora siamo 100 canali...la torre di Babele si è materializzata nella TV) col risultato che non si riesce a fissare niente, tutto scorre in continuazione, e la TV raggiunge senza troppi ostacoli il suo effetto droga,anche purtroppo con quegli spettatori un po' più attenti, è la quantità di roba che viene offerta a creare il problema...
Ma veniamo a Roberta De Monticelli e allo scop del post, la De NMonticelli è una filosofa, e il libro che voglio prendere ìn considerazione qui è NULLA APPARE INVANO.
In questo libro Roberta De Monticelli, prende in considerazione la vita quotidiana e la tratta con il metodo della filosofia.
Del suo libro dice: Questo libretto è nato dallo stupore per la profondità della vita quotidiana. E anche dal desiderio di sosta e di festa, di agio e di riposo della mente, per fare di questa nostra vita, e non di un'altra, una vita "pensata".
C'erano questi tempi fatti per contemplarla, la vita quotidiana, tempi fermi e vuoti d'altre occupazioni: le domeniche. Ma ce ne siamo un po' dimenticati. E' fatto di piccole vacanze contemplative, infrasettimanali, immerse nel tempo del lavoro e della storia, anzi delle storie, di tutti-anche se dall'attualità, nel senso corrente delle cose che fanno notizia, prende assai di rado spunto.
La maggior parte delle cose che ci succedono in fatti non fanno notizia:eppure fanno molto di più-fanno senso-o molto di meno-non ne fanno alcuno- a seconda di quanto profondo sil il torpore che ci avvolge.Perchè il regime dei giorni feriali ha questa pecualiarità, che ci permette di funzionare a pieno ritmo anche con la "SINDERESI" spenta. Rubo questa parola antica, che designa la scintilla della coscienza o il senso del bene e del male, ai contemplativi di altre epoche; ma intendo qualcosa che in oi, di tanto in tanto, si risveglia alla profondità del reale e all'unicità della nostra vita:non quando vogliamo noi,ma quando si allenta la tensione del volere e ci concede un po' di respiro. Esercizi di respirazione mentale sono anche queste pagine.
Lo stupore per la profondità del reale comincia a risvegliarsi misto ad altre emozioni: a volte -AMMIRAZIONE e GRATITUDINE, più spesso SDEGNO, DOLORE, RABBIA, SCONCERTO; e queste ultime si esprimono di solito in una sola domanda: "PERCHE'". Altre volte si tratta di inquetudine, ansia di capire, desiderio di vederci chiaro:ma ancora la domanda suona uguale: "PERCHE'".
Ma la domanda di ragione stenta a vivere e crescere:il sonnambulismo della mente e del cuore, di cui queste pagine tratteggiano un poco la fenomenologia, tende a riprenderci.Come mai? Quali sono le forze che ci tolgono consapevolezza? E di che cosa ci tolgono consapevolezza? La seconda domanda, in particolare, si interroga su quel torpore che mi sembra gravi sulle giovani generazioni, come purtroppo gravano sulla nostra, togliendo ai più il sentimento dell'incomparabile valore della loro vita, radicato nella sua unicità- e nella novità di ciascun venuto al mondo.Che è all'inizio annuncio di vita nuova e nuove opere, e poi a poco a poco viene come dimenticata in una sorta di uniforme scoramento. E la vita dei più si fa mediocre.
Mi fermo a questo punto delle prime pagine del libro, che può dare idea dell'argomento trattato e del come, ed anche perchè con questa ultina frase, posso anche dare spiegazione dell'ispirazione del post....mi riferisco ai continui fatti di cronacam che riguardano i giovani...i fatti di Nettuno (dell'indiano incendiato per noia...) e di tanti altri fatti che costellano la nostra cronacra e che sono il segnale di una società che fatica a reggersi ...i valori che nel continuo ricambio generazionale faticano ad essere trasmessi, e vengono sostituiti non da altri valori altrettanto validi ma dal vuoto di valori, cioè il "Nichilismo", non sono pessimista per natura...anzi...ma è inutile anche fare gli struzzi e non accorgersi nemmeno di ciò che attorno anoi accade
GINO PAOLI e IL PETTIROSSO

È il caso del momento: Il Pettirosso, una nuova canzone di Gino Paoli dell'album Storie sta facendo scandalo per il tema trattato. Il brano, infatti, narra di una bambina di 11 anni violentata da un uomo anziano che, alla morte del suo aguzzino avvenuta subito dopo lo stupro, arriva a provarne pietà.Apriti cielo! Sono intervenuti la Commissione Bicamerale per l'Infanzia, l'Osservatorio sui Diritti dei Minori e il Moige per verificare se Il Pettirosso contenga un messaggio indulgente verso la pedofilia. Infatti secondo l'On. Alessandra Mussolini, presidente della suddetta Commissione, per un pedofilo non è ammesso alcun tipo di perdono ed è inconcepibile che una bimba sottoposta a una violenza così brutale possa nutrire nei suoi riguardi un qualsiasi sentimento benevolo.Queste le parti incriminate del testo della canzone:
IL BRANO INCRIMINATO
Aveva gli occhi come un pettirosso / era una donna di undici anni e mezzo / si alzò la gonna per saltare il fosso / aveva addosso un vestitino rosso. Mentre passava in mezzo a quel giardino / di settant'anni incontrò un bambino / voleva ancora afferrare tutto / e non sapeva cos'è bello e cos'è brutto / e l'afferrò con cattiveria / lei si trovò le gambe in aria / lui che cercava cosa fare / c'era paura e c'era male.E ancora:E il male lo afferrò proprio nel cuore / come succede con il primo amore / e lei allora lo prese tra le braccia / con le manine gli accarezzò la faccia / così per sempre si addormentò per riposare / come un bambino stanco di giocare.Gino Paoli si difende spiegando che nel brano non si parla affatto di perdono verso i pedofili. Quella che la bambina prova nei confronti del vecchio porco morente è solo pietà, pietà verso un malato, un pazzo, un mostro che ha immediatamente pagato con la vita il suo orrendo crimine. È la cosiddetta pietas cristiana, quasi scomparsa nella nostra società ma che qui si sprigiona nell'animo sgombro di pregiudizi di una fanciulla.Una spiegazione che non ha convinto tutti. Aspettiamo la vostra opinione nello spazio commenti, mentre nella pagina successiva potete ascoltare alcuni stralci de Il Pettirosso e le parole dello stesso artista sull'argomento nel corso del programma Che Tempo Che Fa.pagina successiva >>>Raffaele_TG27/01/2009
Io voglio dire, che a me del discorso politico me ne frega proprio poco, come al solito si cercano tutti gli spunti per poter strumentalizzare a proprio vantaggio quello che accade, ma come persona dico che Paoli, sta veramente deragliando fuori dai binari....un po' di arteriosclerosi dovuta alla sua età....divento cattiva, ma non guasta....
Non è un artista che mi fa impazzire, ma alcune delle sue canzoni in passato mi sono piaciute, ma mi chiedo: chi gli dà la licenza di parlare al posto di una bambina...è un po' come col discorso dell'aborto...quando ne vogliono parlare gli uomini, certo si può esprimere una opinione, ma quello che conta è il punto di vista di chi esprime, che non può prescindere dal corpo stesso di chi lo esprime, quindi domanda "signor Paoli, ma lei è stato una bambina violentata?", Nò, e allosa si faccia i cazzi suoi, e scriva cose più decenti!
La canzone, è proprio di cattivo gusto...io l'ho sentita, e poi è veramente infantile ed ottuso il modo in cui lui si difende...ripeto il discorso politico non mi interessa, ma stavolta Paoli ha proprio cannato...e in questi casi io opterei volentieri per un po' di censura!
Per me le cose che dice, in questa intervista, sono semplicemente delle stronzate,peccato che non si possa impedire che certe opere di poco buon gusto vengano prodotte!
lunedì 2 febbraio 2009
LA PERCEZIONE DEL TEMPO

Ciò che contraddistingue l'uomo dalle altre creature, e in particolare l'uomo dall'animale, credo che sia la percezione del passare del tempo, e la consapevolezza che la vita ha una durata...anche quando immersi nella quotidianità e completamente assorbiti dalla realtà che ci costringe ad un'azione continua, apparentemente non pensiamo a questo....l'inconscio però, lo sà..e ci sottolinea questo sotto forma di ansie, nervosismi e continua ricerca di stimoli per uccidere il tempo che inesorabilmente passa.....poi ci sono circostanze della vita, che più di altre ci costringono a fare una certa amicizia con la finitudine della vita, e allora ci si possono presentare sensazioni e percezioni che non erano prima nei nostri orizzonti, sensi e visioni subliminali che ci trasportano in un mondo altro...oltre che terreno, sono momenti che si possono classificare come "attimi di eternità" dove la conferma di un mondo trascendente al nostro ci appare anche quasi visibile, ma sicuramente percepibile...sono "momenti e attimi", di una sensazione che chiamare "felicità" sarebbe troppo angusto...anzi non ci sono molte parole per definire questi momenti...io li definisco "momenti di eternità" dove vorresti fermare tutto lì, ma non per egoisticamente proseguirlo oltre o all'infinito (che se anche impossibile, potrebbe essere almeno desiderabile) ma proprio per finire lì la tua vita, sapendo che un momento così magari non ti si ripresenterà...o solo raramente...
Ogni volta, che nella mia vita, ho provato tale stato, avrei voluto chiudere a andare per sempre...purtroppo, non è consentito nemmeno questo....perciò ho sempre dovuto pazientemente vivere nel solito mondo, aspettando e sperando che certi momenti mi si ripresentassero...a volte, uno non ci spera più...e poi ne viene sorpreso...mi capita a volte, di avere una irrefrenabile voglia di piangere...che però ha poco a che fare con la tristezza o con il senso di vuoto...ma è un "pieno assoluto" che straripa da tutte le parti, e faccio fatica a tenermi assieme...se sono in un posto pubblico...devo nascondere le mie lacrime...nessuno potrebbe capire....mi scambierebbero per pazza...ma io sono semplicemente commossa, da tutto quello che in quel momento mi circonda....i visi e le cose...li vedo con una luce che non c'era prima....e vorrei mettermi a urlare per la gioia che provo....a volte, questo stato dura per un periodo abbastanza lungo, e dura anche nella sua momentanea manifestazione che quando mi abbandona mi lascia in una quiete indescrivibile...
L'immagine che ho scelto per il post...è una delle immagini, che per me esprime meglio, lo stato di percezione che ho tentato di descrivere con le parole...se sono in macchina e vengo rapita da questo stato, devo stare attenta, perchè il cielo e le nuvole mi ubriacano...però io sono sulla strada e rischio di andare a sbattere contro qualcosa o qualcuno....
Lascio a voi di aggiungere qualche commento, perchè sono certa che in misure diverse molte persone arrivano a sentire tali sensazioni