giovedì 12 novembre 2009

Con un giorno di ritardo L'Estate di S.Martino....


Con un giorno di ritardo rispetto alla ricorrenza dedico questo post all'Estate di S.Martino che era ieri...e di certo non poteva esserci giornata migliore per evidenziare questa ricorrenza, che ho voluto illustrare con una immagine tratta dal disegno di un bambino di 5/a elementare, perchè trovo che nessuno meglio di loro possiede ancora quella semplicità e facilità di espressione, ed anche perchè mi riporta al mio periodo infantile e alla scuola e per l'esattezza alla famosa poesia del Carducci che sotto vi posto e che ho amato molto e ancora oggi, riesce ad evocarmi scenari lontani di una passata fanciullezza vissuta in una atmosfera piacevole e romantica che mi fa provare spesso una dolce nostalgia.
Forse è questo un pezzo della favola che Teresa mi dice di raccontare....è con queste parole e queste immagini che riesco a fare un po' del mio racconto...e tu...sbrigati a prendere in mano la digitale! i colori che si possono catturare in queste giornate ci mancheranno molto tra qualche mese, quando il paesaggio sarà immerse nel grigiore dell'Inverno.
Un saluto e una buona giornata a tutti gli amici blogger
San Martino viene festeggiato l'11 novembre.
Durante l'estate di San Martino venivano rinnovati i contratti agricoli annuali; da qui deriva il detto fare San Martino, cioè traslocare.
Tradizionalmente durante questi giorni si aprono le botti per il primo assaggio del vino novello, che solitamente viene abbinato alle prime castagne. Questa tradizione è celebrata anche in una famosa poesia di Giosuè Carducci intitolata appunto San Martino:
S.MARTINO
La nebbia agli irti colli
piovigginando sale
urla e biancheggia il mar
Ma per le vie del borgo
dal ribollir dei tini
va l'aspro odor dei vini
l'anime a rallegrar
Gira su' ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando
Sta il cacciator fischiando
Su l'uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri
com'esuli pensieri
Nel Vespro migrar
E si....Carducci esprime molto l'atmosfera autunnale dei borghi in autunno, con gli aromi del vino, e lo scoppiettare della legna...belle immagini!

1 commento:

luigi bluoso ha detto...

Stamattina rientravo lungo la mia via e la nebbiolina che circondava il paese mi ha fatto pensare alla poesia da te postata. Scorrendo i versi ho sentito un piccolo vuoto-dimenticanza, che è forse intuibile nel suo significato per te in questo periodo "E sotto il maestrale"... La tua ripresa qui ha vinto e messo a tacere quel vento prepotente che ti impediva i contatti. Belli gli Heliantus, perchè non ne fai un acquerello? Un abbraccio. Luigi.