venerdì 26 giugno 2009

Due anime

Quando come me, si è nati al Sud....ma da moltissimi anni (sono venuta al Nord che avevo quasi 5 anni...) si è trapiantati al nord si sente a volte di avere dentro quasi due anime.
L'anima originaria...quella che lega alla propria terra di origine....coi lontani ricordi...gli odori...i luoghi...le prime persone che abbiamo conosciuto, e un'altra meno antica ma pure molto viva, che è quella che abbiamo alimentato a partire da un certo momento ...quello dell'aver cambiato regione...così almeno sento io, nei confronti ad esempio della poesia dialettale lombarda, o di alcuni autori e cantanti lombardi e in particolare milanesi....un sentire che è un po' di più di un semplice gradimento....ma è qualcosa che ti penetra più a fondo nel farti identificare con luoghi e persone lontane dai primi ricordi.
L'esempio di quello che ho appena detto, lo completo postandovi questo video di una canzone di Gaber che ho molto amato e che continuo ad amare....
Grazie per l'attenzione e un buon fine settimana a tutti....lo dico qui a tutti ...la mia latitanza è dovuta al fatto che ho problemi col PC...ho il sistema danneggiato da un Virus probabilmente che lo rende alquanto disfunzionale...continue sparizioni e percorsi faticosi per arrivare a comporre un post, o a mettere un commento...spero di rimediare presto ciao a tutti...godetevi il sempre grande GABER!

7 commenti:

lasettimaonda ha detto...

Mamma mia che salto indietro.......mi ritornano alla mente le sere a casa di mia nonna, quando si andava da lei per il fine settimana in campagna, dove ad oggi abito, si poteva stare alzati fino alle 10.......una conquista!
Sono contenta di sapere che ci sei e che stai bene e che la tua assenza è duvuta solo al PC capriccioso!
Ti abbraccio e ti auguro un buon week-end, anche se da me continua a fare temporale.......eh, la Brianza velenosa, come la chiamava Battisti, se può non si lascia scappare nemmero un tuono!Syl-vietta

Daniele Passerini ha detto...

Spero che risolvi presto questo problema. Un abbraccio forte.

monteamaro ha detto...

Ciao cara Franca, siamo in qualche modo compagni di cammino in questo grande viaggio che è la vita.
Sentire di avere "dentro" più anime e amore per Terre diverse e lontane, è la dote di chi come te (e me) ha sperimentato e fatta propria la grande possibilità di crescere in luoghi i cui nomi conoscevamo solo dai racconti dei "grandi".
E' bello sentirti dire che in te "Convivono" due anime senza essere in conflitto, anzi entrambe contribuiscono a rendere migliore e più ricca di sensazioni positive la tua persona.
Ho amato anch'io il grande Giorgio, la su sagacia, l'impegno sociale e naturalmente le canzoni.
Amo moltissimo Milano, le sue vie centrali piene di storia, i mercatini rionali, i tanti giardinetti, e la gente che corre sempre e comunque su e giù da tram e metrò, la mini pizzeria in via Belfiore dove si andava ragazzi con la mia Terry dopo il cinema.
Anche stavolta, mi catapulti indietro, ma è un bel tornare!
Grazie e abbracci.

Arianna ha detto...

Paaso per un salutino...sperando che il tuo pc guarisca presto! Ciao, Arianna

AnnaGi ha detto...

Sentire di avere due anime credo sia una bella cosa.
cosa ancor più bella - senz'altro - è accettare l'anima nuova e non rimanere ancorati con unghie e denti alle proprie origini. Con questo non intendo dire rinnegarle, ma semplicemente accettare il fatto che crescendo, poi, in un posto diverso, questo inevitabilmente ti entra dentro e ti plasma un po' facendoti diventare "un pezzetto di lui"... forse mi sono spiegata male, non so; ma mi son venuti in mente due episodi: il primo fu q 18 anni quando con i genitori ho cambiato casa e quartiere. Fu un disastro, non ho mai accettato il fatto di abbandonare TUTTO per nuove strade, nuove vie, nuovi visi e quel quartiere dove sono nata me lo porto dentro ancora oggi (ma con uno spirito diverso, meno "malato") Il secondo episodio fu quando mi dovetti trasferire a Bologna. Son rimasta l' per 3 anni e mentre all'inizio era una maledizione continua verso me stessa e quel lavoro che avevo accettato alla fine Bologna mi stava entrando dentro. Continuavo ad amare Roma come mai potrei amare un'altra città, ma anche Bologna era nel mio cuore, ormai ed ora che sono tornata a casa, ti dirò, mi manca spesso e spesso mi tornano in mente posti ed episodi che solo un bolognese potrebbe comprendere.
Ti lascio con un caro saluto ed un forte abbraccio.
Qui a Roma ovviamente fa brutto tempo fino a lunedì (lunedì è festa per noi: santo patrono) ma mi domando: e' mai possibile che sia brutto sempre nel we????
:))

Anonimo ha detto...

Cara Franca,
Io sono di Parma, ma mia madre è calabrese, e questo in qualche modo mi ha fatto sempre sentire oriundo, cosa che in realtà non mi è mai dispiaciuta. L'ho sempre vissuta come qualcosa in più. Sono stato spesso in calabria al paese di mia madre e sento in qualche modo di appartenervici (ancora desso lo sogno spesso). La cosa interessante avvenuta poi è che nella vita mi sono fatto, oltre alle innumerevoli conoscenze un gruppo di tre amici che è diventato negli anni un vero sodalizio. Uno è anglo-ternano, un altro e un napoletano trapiantato a Piacenza a cinque anni (come te) e l'ultino è un dalmata-pugliese.
Il napoletano piacentino ci ha battezzato la banda degli apolidi. Quando ci incontriamo tutti insieme (viviamo tutti in città diverse)ti assicuro, sono fuochi d'artificio.
Un saluto,
Mauro.

Alex ha detto...

Le proprie origini, con tutto il loro carico di tradizioni, cultura e vissuto vario, sono qualcosa di importantissimo e fondamentale. Si tratta di un patrimonio umano di grande valore il quale, una certa visuale moderna, tende a soffocare in nome di progressiste omologazioni di genti e culture. Io sono a favore invece del distinguo della propria identità e provenienza, pur nel rispetto e nell'accoglimento del diverso, ma senza mai rinnegare un passato lontano e pregno di significati e valori importanti.
Buona Estate cara Franca...sempre un piacere leggerti....