
Il vero dialogo, richiede responsabilità, perché senza esserne inibita, la comunicazione deve avvenire in contemporanea ad una riflessione, quello che generalmente in gergo popolare (e che è perfetto sotto certi aspetti) si dice, "Prima di parlare conta fino a dieci...", aggiungo però che non è qualcosa che lo si può decidere a tavolino... ma il risultato di una presa di coscienza, su come avvengono i nostri scambi, e la capacità critica di giudicare noi stessi nella relazione, in poche parole... alla raggiunta maturità affettiva, per quanto riguarda i rapporti più stretti, ma anche a quei rapporti che ci troviamo ad affrontare nel nostro quotidiano a partire dall'ambiente di lavoro e a quelli che vorremo considerare nostri "Amici".
Se dietro ai nostri scambi, c'è l'autentico interesse di conoscere l'altro, non gli si può non dare il giusto valore, che vuol dire parità di diritto ad esprimersi in un coinvolgimento che deve essere reciproco, purtroppo anche se detto così può sembrare facile, in effetti è la cosa più difficile, perché in misura più o meno marcata la nostra epoca ci ha intossicato di "Narcisismo".
La nostra Epoca, è contrassegnata da un notevole aumento in campo psicologico, delle cosiddette "Patologie narcisistiche", ma ancora di più da una sorta di "Narcisismo diffuso", dovuto al fatto, che l'individuo medio è assediato da tutte le parti (TV, Cinema etc.) da modelli che lo mettono in continua discussione, un bombardamento di stimoli maggiori a quelli che la persona solo umana, può riuscire ad elaborare.
Le nostre scelte, di qualsiasi genere diventano più difficili, per un surplus di offerta, e anziché fare esperienza della vera "libertà", ci ritroviamo ad assecondare inconsciamente un modello "Consumistico", che verte anche nel campo delle Relazioni Umane.
Anziché l'approfondimento delle Relazioni, optiamo per l'immediatezza che gli strumenti messici a disposizione dalla tecnica ci offrono, viziando anche i più attenti verso un modello relazionale che si può definire, sicuramente più variegato,ma altrettanto superficiale.
- Il successo, non è uno dei nomi di DIO
- Chi sta nella relazione partecipa a una realtà, cioè a un essere, che non è puramente in lui né puramente fuori di lui.
- La partecipazione è tanto più completa quanto più immediato è il contatto del Tu. E' la partecipazione alla realtà che fa l'Io reale; ed esso è tanto più reale quanto più completa è la partecipazione.
- Lo scopo della Relazione è la sua stessa essenza, ovvero il contatto con il Tu, poiché attraverso il contatto ogni Tu coglie un altro del Tu, cioè della vita eterna.
- Le Anime non raccontano di se stesse, ma ciò che su di esse ha agito, quanto apprendiamo dal loro racconto non appartiene perciò soltanto alla psicologia, ma alla vita.
In accordo con la mia passione per la simbologia, ho scelto per scrivere questi Aforismi, il colore lilla, l'ho scelto istintivamente senza conoscerne il significato, a differenza del viola che invece so a cosa si riferisce, sono andata a vedere nella simbologia ed ecco cosa l'inconscio riesce ad offrire a chi lo sa ascoltare.
Nella simbologia dei colori il lilla rappresenta:
Un amore sincero, privo di interessi, anche se diretto semplicemente ad Amici.